08-06-2008
DISTRUGGERE LA CAMORRA!
"E' una guerra di liberazione per non aver paura di chi occupa militarmente un territorio per distruggerlo. Questa guerra la vincerà lo Stato, le istituzioni democratiche, le persone oneste che vivono e producono in questo Paese". Walter Veltroni, Casal di Principe. Otto ore, quattro tappe e una piazza piena al grido di "Distruggere la camorra, liberare la vita", contrassegnata da otto lunghi applausi in diversi momenti della manifestazione, dai cartelli con i nomi dei clan messi all'indice e dalle gente finalmente affacciata ai balconi, senza paura di mostrare la faccia per liberarsi dalla paura. La visita del governo ombra a Caserta e Casal di Principe a meno di una settimana dall'assassinio di Michele Orsi ha lasciato il segno a Caserta e a Casal di Principe, il comune simbolo della guerra in corso tra il clan dei Casalesi e lo Stato. Cinque le misure che il partito Democratico porterà in parlamento come emendamenti al decreto sulla sicurezza "così da renderli immediatamente applicabili al più presto" come ha sottolineato Veltroni. Il PD chiede al Ministro dell’Interno di intervenire affinché il Prefetto territorialmente competente promuova un tavolo per arrivare urgentemente alla sigla di un “Patto per la sicurezza di Caserta e provincia”, come fatto da Amato nell'ultimo governo Prodi. Un patto come strumento di cooperazione tra istituzioni, Stato ed enti locali, finalizzato all'azione di contrasto alla criminalità deve avere come obiettivi il controllo capillare del territorio, strada per strada, e il recupero della cultura della legalità. Più forze dell'ordine sul territorio con nuove forze di Polizia; una piena e più razionale utilizzazione di quelle già presenti sul territorio. Il PD chiede inoltre progetti specifici per la Guardia di Finanza e la DIA sul terreno dell’azione di contrasto ai patrimoni della camorra e al riciclaggio; e per il Nucleo operativo ecologico nei confronti dei reati ambientali. Impediamo alla camorra di fare affari: la stazione unica appaltante. La stazione unica appaltante è un organismo che espleta le gare d'appalto per tutti i lavori, i servizi e le forniture di interesse comunale, provinciale e degli altri enti che vi aderiscono attraverso la stipula di una convenzione stipulata tra la Prefettura, la Provincia e i Comuni. La stazione consentirebbe di: 1) garantire il massimo controllo e la piena trasparenza nelle procedure di appalto. 2) aumentare l'efficienza delle attività di acquisizione dei beni e dei servizi e di realizzazione dei lavori, soprattutto con riguardo ai piccoli Comuni che dispongono spesso di non adeguate risorse umane e strumentali; 3) affidare le spesso complesse procedure d'appalto ad una struttura specializzata che può più efficacemente garantire funzionalità, efficienza e puntuale rispetto della normativa. La stazione unica appaltante gestita dalla prefettura gestirebbe tutte le gare, anche per piccoli importi al di sotto delle soglie comunitarie. Colpiamo la camorra dove fa più male: nel portafoglio. Il PD propone di istituire un'Agenzia nazionale per la gestione e la destinazione dei beni sequestrati o confiscati a organizzazioni criminali. Disposizioni per il potenziamento degli uffici giudiziari e sul patrocinio a spese dello Stato.

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