06-09-2010
UCCISO IL SINDACO DI POLLICA, ANGELO VASSALLO (PD)
Ucciso Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, impegnato da anni nella lotta per la legalità e per l'ambiente. Bersani: "Profondo sgomento, era un sindaco onesto e capace". La Festa Democratica apre con un minuto di silenzio in suo onore. Un minuto di silenzio alla Festa Democratica. Il dibattito fra Enrico Letta e Pier Ferdinando Casini inizia con un tributo alla memoria del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, ucciso ieri sera davanti alla sua abitazione. 9 colpi di pistola, di notte. 9 colpi vigliacchi per fermare il coraggio di un sindaco, un amministratore che al suo secondo mandato andava ostinatamente avanti, senza considerare le minacce della camorra. 9 colpi di pistola ieri sera hanno ucciso Angelo Vassallo, 57 anni, sindaco di Pollica, comune del Cilento. Per il sostituto procuratore di Vallo della Lucania, Alfredo Greco si tratta di un agguato in stile camorristico, con modalità di un’esecuzione. Il pericolo Vassallo lo aveva avvertito, visto che negli ultimi tempi teneva costantemente informato sugli sviluppi di alcune vicende il sostituto procuratore. Un uomo che si batteva per la legalità e il rispetto dell'ambiente, su cui aveva investito come amministratore pubblico, e che avevano fruttato al paese che amministrava il riconoscimento della bandiera blu e il rilancio turistico. C’è una prima ricostruzione della dinamica dell'agguato, tra le 22.30 e e 23.30 l’Audi grigia con cui Vassallo stava rientrando a casa è stata bloccata da un’altra che veniva in contromano. Una persona, forse due, si sono avvicinate al finestrino e hanno esploso colpi da una pistola calibro 9 in rapida successione. Non ha dubbi il procuratore aggiunto di Torre Annunziata Raffaele Marino: “Il mio caro amico Angelo è stato ucciso per un no di troppo. Un no pronunciato a gente che non ammette risposte negative. Un no detto in faccia alla camorra”. In questi anni Vassallo aveva trasformato il porto e il centro storico del paese avendo sempre come riferimento la legalità. Forse, proprio la rinascita di Acciaroli ha suscitato le attenzioni della camorra verso quel paese e il no di quel sindaco caparbio doveva essere punito. Il Pd si impegna perché sulla vicenda venga fatta chiarezza e perché l’allarme sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle amministrazioni non cessi. Bisogna estirpare il male delle mafie e difendere gli amministratori che vi si oppongono. Il segretario del PD, Pier Luigi Bersani, ha espresso “profondo sgomento" per "un’esecuzione feroce" cha ha portato Angelo Vassallo via alla sua famiglia e all’intera comunità di Pollica-Acciaroli. “Un sindaco onesto e capace – prosegue Bersani – che ha saputo lavorare con spirito di servizio per affermare i principi di legalità, valorizzando le risorse migliori del territorio e testimoniando così, con il proprio impegno, la volontà di costruire un futuro diverso per la propria terra. Alla Magistratura e alle forze dell’ordine spetta il compito di fare piena luce su questo efferato delitto e stabilire se debba essere ascritto alla ferocia della criminalità organizzata. Il mio cordoglio e l’umana vicinanza va alla moglie e ai figli così duramente colpiti. Ai tanti onesti amministratori che, come Angelo, s’impegnano tutti i giorni con coraggio al servizio esclusivo della propria comunità va, invece, – conclude Bersani – la riconoscenza di un Paese colpito e offeso.
UCCISO IL SINDACO DI POLLICA, ANGELO VASSALLO (PD)
Ucciso Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, impegnato da anni nella lotta per la legalità e per l'ambiente. Bersani: "Profondo sgomento, era un sindaco onesto e capace". La Festa Democratica apre con un minuto di silenzio in suo onore. Un minuto di silenzio alla Festa Democratica. Il dibattito fra Enrico Letta e Pier Ferdinando Casini inizia con un tributo alla memoria del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, ucciso ieri sera davanti alla sua abitazione. 9 colpi di pistola, di notte. 9 colpi vigliacchi per fermare il coraggio di un sindaco, un amministratore che al suo secondo mandato andava ostinatamente avanti, senza considerare le minacce della camorra. 9 colpi di pistola ieri sera hanno ucciso Angelo Vassallo, 57 anni, sindaco di Pollica, comune del Cilento. Per il sostituto procuratore di Vallo della Lucania, Alfredo Greco si tratta di un agguato in stile camorristico, con modalità di un’esecuzione. Il pericolo Vassallo lo aveva avvertito, visto che negli ultimi tempi teneva costantemente informato sugli sviluppi di alcune vicende il sostituto procuratore. Un uomo che si batteva per la legalità e il rispetto dell'ambiente, su cui aveva investito come amministratore pubblico, e che avevano fruttato al paese che amministrava il riconoscimento della bandiera blu e il rilancio turistico. C’è una prima ricostruzione della dinamica dell'agguato, tra le 22.30 e e 23.30 l’Audi grigia con cui Vassallo stava rientrando a casa è stata bloccata da un’altra che veniva in contromano. Una persona, forse due, si sono avvicinate al finestrino e hanno esploso colpi da una pistola calibro 9 in rapida successione. Non ha dubbi il procuratore aggiunto di Torre Annunziata Raffaele Marino: “Il mio caro amico Angelo è stato ucciso per un no di troppo. Un no pronunciato a gente che non ammette risposte negative. Un no detto in faccia alla camorra”. In questi anni Vassallo aveva trasformato il porto e il centro storico del paese avendo sempre come riferimento la legalità. Forse, proprio la rinascita di Acciaroli ha suscitato le attenzioni della camorra verso quel paese e il no di quel sindaco caparbio doveva essere punito. Il Pd si impegna perché sulla vicenda venga fatta chiarezza e perché l’allarme sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle amministrazioni non cessi. Bisogna estirpare il male delle mafie e difendere gli amministratori che vi si oppongono. Il segretario del PD, Pier Luigi Bersani, ha espresso “profondo sgomento" per "un’esecuzione feroce" cha ha portato Angelo Vassallo via alla sua famiglia e all’intera comunità di Pollica-Acciaroli. “Un sindaco onesto e capace – prosegue Bersani – che ha saputo lavorare con spirito di servizio per affermare i principi di legalità, valorizzando le risorse migliori del territorio e testimoniando così, con il proprio impegno, la volontà di costruire un futuro diverso per la propria terra. Alla Magistratura e alle forze dell’ordine spetta il compito di fare piena luce su questo efferato delitto e stabilire se debba essere ascritto alla ferocia della criminalità organizzata. Il mio cordoglio e l’umana vicinanza va alla moglie e ai figli così duramente colpiti. Ai tanti onesti amministratori che, come Angelo, s’impegnano tutti i giorni con coraggio al servizio esclusivo della propria comunità va, invece, – conclude Bersani – la riconoscenza di un Paese colpito e offeso.
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