08-08-2010
AGRICOLTURA,BIODIVERSITA’,POLITICHE VENATORIE:UN’ALLEANZA PER IL BUONGOVERNO DEL TERRITORIO
Per la serata conclusiva della Festa Nazionale degli Ecologisti Democratici a San Gimignano, si è discusso di agricoltura, biodiversità e politiche venatorie. Ospiti della serata: Susanna Cenni, Deputato e Responsabile Agricoltura PD, Marco Ciarafoni, Responsabile politiche faunistiche e biodiversità PD, Fulvio Mamone Capria, Vice Presidente LIPU, Osvaldo Veneziano, Presidente Arcicaccia, Gianluca Dall’Olio, Presidente Federcaccia, Antonio Morabito, Responsabile Biodiversità Legambiente, a coordinare il dibattito Massimo Pintus, Direttore Ecologisti Democratici. La prima domanda di Massimo è per Susanna Cenni alla quale chiede cosa si è fatto in questi ultimi anni sull’agricoltura. La risposta del deputato è secca - Sul fronte agricoltura, questo Governo non ha fatto nulla -. Il Ministro Zaia, da molti acclamato come il rinnovatore del settore agricolo, in realtà ha dimostrato solo di possedere delle ottime capacità da comunicatore, facendo registrare un calo del reddito agricolo del 25-30% in controtendenza con il resto d’Europa. L’unico risultato ottenuto dal Ministro è stato la negoziazione delle quote latte. Altro capitolo affrontato con leggerezza dal Ministro è quello degli OGM, dopo che alcuni agricoltori del Nord hanno sfacciatamente violato la legge piantando semi di mais geneticamente modificati, Zaia non si è assolutamente curato della faccenda senza prendere i dovuti provvedimenti, che tra l’altro la legge impone. A Marco Ciarafoni viene invece chiesto quali sono le politiche adatte a tutelare l’ambiente. Risponde sottolineando che il pilastro centrale che regge la Biodiversità è la conservazione, azione determinante per difendere le diverse specie. E proprio in questo anno, quello internazionale della biodiversità, bisognerebbe che le diverse forze politiche e le associazioni di categoria interessate, tra cacciatori ed ambientalisti, si sedessero ad un tavolo per discutere seriamente sugli interventi necessari che su questo capitolo la Legge 157 non è stata in grado di risolvere. Dello stesso avviso è Morabito, il quale definisce la strategia politica nazionale sulla biodiversità troppo poco concertata, la pratica di prendere decisioni senza interlocutori, senza un vero dialogo con i diversi soggetti coinvolti va abbandonata per fare spazio ad un tavolo al quale tutti devono sedersi senza che nessuno abbandoni la postazione, come è avvenuto nell’ultimo incontro con Federcaccia. Osvaldo Veneziano, nel suo intervento sferza invece attacchi all’attuale Governo sul tema della caccia, dichiarando che quella degli ultimi anni è stata la stagione del nulla caratterizzata da una decadente gestione del territorio, toccando letteralmente il fondo con gli interventi di alcuni Ministri come Matteoli, che tra le sue sparate c’era quella di cacciare nei parchi. Fulvio Mamone propone invece di intraprendere un percorso comune tra associazioni venatorie ed ambientalisti, come l’esperienza del 92’ ha dimostrato di essere possibile con una legge importante, dove si ritorni a parlare veramente di tutela della fauna grazie anche ad una nuova interpretazione della caccia che si potrebbe definire sostenibile. L’ultimo intervento è quello di Dall’Olio il quale propone al Governo di fare da vero mediatore tra le richieste dei cacciatori e le esigenze degli ambientalisti e soprattutto sottolinea l’importanza che vengano erogate risorse per il settore, dato che attualmente negli ambiti territoriali queste sono messe a disposizione esclusivamente dai cacciatori. Questa è stato l’ultimo appuntamento degli Ecologisti Democratici a San Gimignano e mentre i loro dibattiti proseguiranno in tutta Italia con molti altri appuntamenti, qui la Festa Democratica continua fino al 18 di agosto.