02-08-2010
GRANDE PUBBLIcO PER ROSY BINDI, LAURA PUPPATO, EDO RONCHI PER DISCUTERE DI NUOVI STILI DI VITA
Affluenza record, per il quarto appuntamento della Festa Nazionale degli Ecologisti Democratici a San Gimignano, una domenica sera calda e partecipata. Tema della serata, “Ben-essere o ben-avere? Stili di vita, consumi intelligenti, nuovo umanesimo per una società ecologica”, condotto da Sivia Zamboni, Vice Presidente Ecodem Nazionali e affrontato da Edo Ronchi, Presidente Fondazione Sviluppo Sostenibile, Laura Puppato, Presidente Forum Politiche Ambientali PD che ne hanno discusso con Rosy Bindi, Vice Presidente Camera dei Deputati e Presidente Assemblea Nazionale PD. La prima domanda che la Zamboni rivolge alla Bindi è di natura politica e le chiede di tracciare quali scenari si aprono secondo lei a seguito della crisi consumata tra i due leader del PDL. Come prima cosa - risponde - godiamoci questi momenti di difficoltà che il governo sta registrando, difficoltà che non è solo figlia della caparbietà del Presidente della Camera ma anche dell’ostruzionismo dell’opposizione.- La sua analisi parte dalla convinzione che lo strappo avvenuto tra i due leader del PDL, contenga molto di più di una semplice crisi di governo e di una rottura della coalizione, manifesta la fine dell’era berlusconiana. - Un periodo lungo - dice testualmente - nel quale il paese ha avuto modo di appurarne le ingiustizie, conoscendo il modo con il quale ha tenuto la sua maggioranza, la sua visione personale del potere, la sua arroganza, gli attacchi continui alla Costituzione. Lui è riuscito in tutti questi anni, in virtù anche di un carisma malefico, che aimè gli va riconosciuto, a tenere insieme ciò che ci accorgiamo in questi giorni è difficile tenere insieme e nel momento in cui si registra questa rottura possiamo anche realisticamente dire che è la fine di un periodo. Qualcuno la definisce come fine della Seconda Repubblica, io non ho mai pensato che fosse nata la Seconda Repubblica ma solo che si sia organizzata la decadenza della Prima che Berlusconi ha incarnato benissimo.- E alla domanda che gli pone Silvia se il PD è pronto a sostenere le elezioni, anche con questa legge elettorale, come possibile scenario futuro, la sua risposta diffonde rassicurazione. -Il PD è pronto, non dubitate – ripete con forza – Noi siamo pronti ad andare a votare e a scatenare il paese contro questa sconsideratezza fatta persona e coalizione.- Su questo punto tende a rasserenare con fermezza gli animi del popolo democratico presente, diffondendo fiducia e ripetendo le parole del Segretario Bersani che a riguardo ha detto – C’abbiamo il fisico per reggere questa situazione ed il confronto! – La sua risposta alla domanda però si trascina una controdomanda necessaria che si pone la Bindi – Ma il paese è pronto a reggere un’altra consultazione elettorale?- Questa è una domanda pertinente che si pone alla luce di una crisi spaventosa e soprattutto di fronte a una legge elettorale che già il suo estensore ha definito essere una porcata e che quindi merita una rivisitazione radicale. Come ipotesi possibile si auspica allora un Governo che definisce letteralmente “di Salute Pubblica”, all’interno del quale sottolinea di non volere alcuno dei responsabili della sua malattia. Il secondo intervento riporta al tema della serata con Laura Puppato, alla quale viene chiesto cosa possiamo fare nei nostri comportamenti individuali e come partito in direzione di stili di vita sostenibili, essendo il Sindaco di un paese Montebelluna(Treviso), che ha raggiunto percentuali record per la raccolta del differenziato, settore su cui risulta indispensabile il contributo individuale. -Intanto registriamo che a questo pianeta stiamo rubando ogni anno troppi giorni, siamo andati in deficit di 87 giorni, dato 2008, abbiamo utilizzato più risorse di quante non fosse in grado di produrne. La politica in questo paese è veramente indietro, non è una guida ma un peso, il dato sulla povertà spaventa terribilmente, abbiamo il 10% della popolazione che ha un reddito di 13,6 volte il 10% della popolazione più povera la forbice è aumentata enormemente negli ultimi 8 anni, tra i più poveri e i più ricchi, stiamo diventando un paese dalle grandi diseguaglianze.- Questo che può sembrare fuorviante sul tema affrontato in realtà è strettamente connesso con l’ecologia, perché – sottolinea - Se il Presidente Unioncamere venete, la scorsa settimana diceva che dobbiamo smetterla di parlare di PIL, ma invece di BIL Benessere Interno Lordo( stare bene in una società provando ad essere più lievi possibile su questa terra) e se questo ragionamento che anni fa effettuavano esclusivamente gli ambientalisti è entrato nelle bocche di artigiani, industriali e associazioni del commercio, significa che qualche cosa è cambiato.- Si è percepito in pratica, che sta cambiando il senso stesso del produrre oltre che il senso stesso del vivere ciò che non è avvenuto parimenti è una politica di sostegno da parte del governo per alimentare quelle attività volte al recupero e al risparmio energetico, ignorando completamente gli ottimi esempi che giungono dalle realtà minori come appunto il Comune di Montebelluna che sui rifiuti, ne ha ridefinito la politica e pure il nome, sostituito con materiale post-consumo. Conclude dicendo che le politiche ambientali europee racchiuse nella logica delle tre R: Ridimensionare gli sprechi, Riutilizzare i materiali per altri scopi e Riciclo, rappresentano una risposta concreta alle emergenze ambientali attuali che l’Italia tutta dovrebbe mettere a sistema. L’ultimo intervento spetta all’ex Ministro dell’Ambiente del precedente Governo Prodi, Edo Ronchi che per la sua valutazione politica del governo attuale utilizza il tema del nucleare, mostrando chiaramente la sua incapacità di affrontare questa crisi. Partendo dal presupposto che in Italia l’energia elettrica è molto cara la risposta del governo Berlusconi a questa difficoltà è il nucleare, con uno slogan che recita: “Nel 2020 arriveremo a produrre il 25% di elettricità col nucleare”. - Se Obama per costruire due centrali e sostenere l’industria - dice Ronchi - ha da poco stanziato 8,5 miliardi di dollari, figuriamoci noi che dobbiamo rientrarci quanto dovremmo investire. Ma soprattutto la sparata non regge al calcolo dei numeri, gli USA con le sue centrali già funzionanti arriva a produrre il 19% di energia, come potremmo noi tra 10 anni arrivare al 25? Dalle lucide conclusioni fatte si può ben capire di cosa si compone la politica energetica berlusconiana. L’ex Ministro sottolinea infine, per rimanere attinente al tema centrale del dibattito, l’importanza di costruire una società più sobria dove potremo stare meglio solo sprecando meno, per troppi anni abbiamo più buttato di ciò che abbiamo prodotto, è arrivato il momento di progettare mobilità alternative, mettere in pratica il riciclo dei prodotti e praticare azioni concrete che mirino ad uno sviluppo responsabile, tenendo sempre a mente che il benessere non è compatibile con la teoria dello spreco. Cristiano Bernacchi 328 8695496 stiano@hotmail.it

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