18-02-2010
PD SAN GIMIGNANO A PRCI-CI: ACQUA PUBBLICA NON SIGNIFICA AUTOMATICAMENTE GESTIONE PUBBLICA
Pd San Gimignano, acqua: mai parlato di ripubblicizzazione. Sul decreto Ronchi il tema è un altro, Rifondazione e Comunisti italiani strumentalizzano. In modo assai curioso nel giro di un mese, sul quotidiano ‘La Nazione’, sono apparsi due articoli identici a firma di PRC-Comunisti Italiani della Valdelsa che invitano a prendere come esempio San Gimignano dove, si dice, anche il Pd sarebbe d’accordo sulla ripubblicizzazione del servizio idrico. Spiace dirlo – si legge in una nota del Pd di San Gimignano – ma quei partiti commettono due errori. Il primo è che usano strumentalmente una disponibilità a ragionare insieme in modo non ideologico su di un tema così delicato da parte del Pd e del gruppo ‘Centrosinistra per San Gimignano’ (Pd e Sinistra Ecologia e Libertà), facendo invece credere che le posizioni siano coincidenti. In secondo luogo dimostrano di non avere capito perché nessuno, e per noi parlano le dichiarazioni di voto in Consiglio comunale, ha mai parlato, sulla base di questa disponibilità, di un ripubblicizzazione del servizio tout court. Questo, semmai, è un classico approccio ideologico: pubblico è bello e funziona meglio. Non è sempre così. Vale anche per il privato, ovviamente. Dire “acqua pubblica” significa che proprietà e criteri rispondano a logiche pubbliche per raggiungere l’obiettivo dell’acqua buona per tutti, al minor costo possibile, con riduzione degli sprechi. Ma questo non vuol dire e non significa automaticamente e in ogni passaggio anche gestione totalmente pubblica del servizio. Quello che, nei fatti, abbiamo fortemente contestato del “decreto Ronchi” – prosegue la nota del Pd - è proprio questo: dirimente per noi non è l’assetto proprietario delle aziende, ma le modalità di affidamento dei servizi, la chiarezza delle regole, degli obiettivi e l’esercizio dei controlli nell’interesse pubblico, dei cittadini e nel quadro della rigorosa tutela dell’acqua come bene comune. Prioritaria è la preventiva definizione delle regole che consentano alle istituzioni locali, in ambiti territoriali ottimali, di poter scegliere nell’interesse pubblico i gestori migliori. Così come, infine, è per noi prioritario il rafforzamento delle Autorità pubbliche di regolazione, di garanzia e di controllo, in grado di gestire le modalità degli affidamenti, di fissare le regole e controllarne il rigoroso rispetto. Per questo – chiude la nota del Pd – ci saremmo aspettati un atteggiamento diverso da parte di PRC e CI, più sui contenuti e meno sulla propaganda. Purtroppo, a differenza di quanto è stato detto, a San Gimignano non è stato raggiunto nessun ‘risultato’, non c’è nessun ‘vincitore’: la norma nazionale è in vigore e con quella dobbiamo misurarci tutti. E non è con le loro strumentalizzazioni che risolveremo il problema della gestione del servizio idrico integrato e l’arroganza centralista del Governo. Partito Democratico San Gimignano Comunicato stampa 02.2010 San Gimignano, lì 15 febbraio 2010
PD SAN GIMIGNANO A PRCI-CI: ACQUA PUBBLICA NON SIGNIFICA AUTOMATICAMENTE GESTIONE PUBBLICA
Pd San Gimignano, acqua: mai parlato di ripubblicizzazione. Sul decreto Ronchi il tema è un altro, Rifondazione e Comunisti italiani strumentalizzano. In modo assai curioso nel giro di un mese, sul quotidiano ‘La Nazione’, sono apparsi due articoli identici a firma di PRC-Comunisti Italiani della Valdelsa che invitano a prendere come esempio San Gimignano dove, si dice, anche il Pd sarebbe d’accordo sulla ripubblicizzazione del servizio idrico. Spiace dirlo – si legge in una nota del Pd di San Gimignano – ma quei partiti commettono due errori. Il primo è che usano strumentalmente una disponibilità a ragionare insieme in modo non ideologico su di un tema così delicato da parte del Pd e del gruppo ‘Centrosinistra per San Gimignano’ (Pd e Sinistra Ecologia e Libertà), facendo invece credere che le posizioni siano coincidenti. In secondo luogo dimostrano di non avere capito perché nessuno, e per noi parlano le dichiarazioni di voto in Consiglio comunale, ha mai parlato, sulla base di questa disponibilità, di un ripubblicizzazione del servizio tout court. Questo, semmai, è un classico approccio ideologico: pubblico è bello e funziona meglio. Non è sempre così. Vale anche per il privato, ovviamente. Dire “acqua pubblica” significa che proprietà e criteri rispondano a logiche pubbliche per raggiungere l’obiettivo dell’acqua buona per tutti, al minor costo possibile, con riduzione degli sprechi. Ma questo non vuol dire e non significa automaticamente e in ogni passaggio anche gestione totalmente pubblica del servizio. Quello che, nei fatti, abbiamo fortemente contestato del “decreto Ronchi” – prosegue la nota del Pd - è proprio questo: dirimente per noi non è l’assetto proprietario delle aziende, ma le modalità di affidamento dei servizi, la chiarezza delle regole, degli obiettivi e l’esercizio dei controlli nell’interesse pubblico, dei cittadini e nel quadro della rigorosa tutela dell’acqua come bene comune. Prioritaria è la preventiva definizione delle regole che consentano alle istituzioni locali, in ambiti territoriali ottimali, di poter scegliere nell’interesse pubblico i gestori migliori. Così come, infine, è per noi prioritario il rafforzamento delle Autorità pubbliche di regolazione, di garanzia e di controllo, in grado di gestire le modalità degli affidamenti, di fissare le regole e controllarne il rigoroso rispetto. Per questo – chiude la nota del Pd – ci saremmo aspettati un atteggiamento diverso da parte di PRC e CI, più sui contenuti e meno sulla propaganda. Purtroppo, a differenza di quanto è stato detto, a San Gimignano non è stato raggiunto nessun ‘risultato’, non c’è nessun ‘vincitore’: la norma nazionale è in vigore e con quella dobbiamo misurarci tutti. E non è con le loro strumentalizzazioni che risolveremo il problema della gestione del servizio idrico integrato e l’arroganza centralista del Governo. Partito Democratico San Gimignano Comunicato stampa 02.2010 San Gimignano, lì 15 febbraio 2010
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