17-02-2010
REGIONALI, ENRICO ROSSI E LA COALIZIONE: "SI ALLE RINNOVABILI, NO AL NUCLEARE IN TOSCANA"
Il primo obiettivo del centrosinistra sarà affrontare le conseguenze della crisi economica e il tema dello sviluppo, le energie rinnovabili con il progetto di creare un distretto energetico e un no deciso a centrali atomiche. E' il succo di quanto ha detto Enrico Rossi , candidato alla presidenza della Regione Toscana, presentando la coalizione che lo sosterrà alle elezioni del 28 e 29 marzo. Sul nucleare Rossi ha anche aggiunto che si tratta di "una scelta superata, costosa e pericolosa". "Siamo un'alleanza nata per governare. E governare bene" ha sostenuto durante la conferenza stampa Rossi. Il nuovo centrosinistra toscano sarà composto da Partito democratico, Italia dei valori, Partito socialista, Sinistra ecologia e libertà, Verdi della Toscana e Federazione della Sinistra (Prc e Pdci). I simboli che compariranno sulla scheda elettorale saranno quattro: i Verdi e la Federazione della Sinistra costituiranno una lista unica e i Socialisti saranno rappresentati all'interno delle liste del Pd. «L'alleanza - ha detto Enrico Rossi - si basa su una cultura politica comune che affonda le sue radici nella Costituzione, non solo nella sua difesa ma anche nella volontà di farla vivere pienamente, e nel valore del lavoro. Con gli alleati abbiamo messo nero su bianco obbiettivi puntuali. Il metodo che abbiamo seguito sarà quello che adotteremo se andremo al governo della Regione: ognuno esprime le proprie opinioni, ci si confronta e infine si decide. Se restano delle divergenze, la sintesi e la decisione finale spettano al presidente». Per quanto riguarda il tema dell'immigrazione: il centrosinistra toscano critica l'attuale legge nazionale e i Cie così come sono stati realizzati e gestiti finora, annunciando la volontà di investire su tutti gli interventi (come ad esempio la mediazione culturale) che possono favorire l'integrazione a partire dalle scuole. Infine, Rossi ha fatto una considerazione su un tema che non è strettamente programmatico: «Non sono un giudice né voglio assumere il ruolo del fustigatore morale - ha detto Rossi facendo riferimento alle ultime inchieste della Procura di Firenze, a cui anche oggi la stampa ha dato ampio rilievo - ma qui si pone una questione politica: nel quadro che si sta delineando è evidente lo smarrimento del senso dell'imparzialità della pubblica amministrazione. Dobbiamo sconfiggere l'idea che una vittoria elettorale sia la conquista di un'Istituzione che magari serve anche ad aiutare qualche cordata amica". Per Rossi il centrosinistra si deve porre come obbiettivo anche quello di "essere i garanti dell'imparzialità della cosa pubblica».

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