27-01-2010
A FIRENZE LA REGIONE CON I RAGAZZI DELLE SCUOLE TOSCANE PER IL GIORNO DELLA MEMORIA
La celebrazione del Giorno della Memoria al Mandela Forum di Firenze. Martini agli studenti: «Ragazzi, voi siete la Toscana migliore». Il saluto agli oltre 8000 giovani arrivati dalle scuole di tutta la regione. «Questa è la Toscana migliore, di oggi e di domani». Ha salutato così il presidente Claudio Martini gli oltre 8000 ragazzi arrivati dalle scuole superiori tutta la regione al Mandela Forum per partecipare al Giorno della Memoria. «Ma quale altra regione in Italia – ha continuato Martini, che si è definito emozionato e orgoglioso – riesce a organizzare eventi come questo? I protagonisti oggi siete voi e a voi va il mio saluto speciale, ragazzi e ragazze della nostra terra. Fra due mesi il mio mandato terminerà e dunque per me questa è l’ultima commemorazione. Ma tutte le giornate trascorse al Mandela Forum fino ad oggi resteranno sempre nel mio cuore. Buon futuro». Dopodiché, immediato è stato il tuffo nel passato con la proiezione del video racconto di Moni Ovaia “Il dovere di ricordare. Riflessioni sulla Shoah”, un dvd al quale hanno partecipato numerose personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, tra cui Antonio Albanese, Nicoletta Braschi, Lorenzo Cherubini, Luciano Ligabue, Luciana Littizzetto, Shel Shapiro, presente sul palco del Mandela con Moni Ovadia. Il video ha affrontato il tema della Shoah, ricostruendo, in chiave narrativa e documentaristica, il clima culturale e sociale da cui si è sviluppato lo sterminio. Un documento nato perché la giornata della memoria, come hanno fatto capire Ovadia e i suoi testimoni, non riduca ad un rituale celebrativo e vacuo, ma reagisca a tutte le forme di revisionismo e negazionismo. Così, in silenzio e attenti, le migliaia di ragazzi hanno ascoltato dalle parole degli attori e dei testimoni che si avvicendavano sullo schermo che, oltre ad essere un dovere verso il passato, la memoria della Shoah deve sorvegliare su rischi presenti nelle nostre società e far riflettere sul tema delle minoranze e sulla pericolosità delle estremizzazioni. In questo modo avvia un processo di trasmissione della memoria storica che ha come base un insegnamento etico e civile e responsabile.
A FIRENZE LA REGIONE CON I RAGAZZI DELLE SCUOLE TOSCANE PER IL GIORNO DELLA MEMORIA
La celebrazione del Giorno della Memoria al Mandela Forum di Firenze. Martini agli studenti: «Ragazzi, voi siete la Toscana migliore». Il saluto agli oltre 8000 giovani arrivati dalle scuole di tutta la regione. «Questa è la Toscana migliore, di oggi e di domani». Ha salutato così il presidente Claudio Martini gli oltre 8000 ragazzi arrivati dalle scuole superiori tutta la regione al Mandela Forum per partecipare al Giorno della Memoria. «Ma quale altra regione in Italia – ha continuato Martini, che si è definito emozionato e orgoglioso – riesce a organizzare eventi come questo? I protagonisti oggi siete voi e a voi va il mio saluto speciale, ragazzi e ragazze della nostra terra. Fra due mesi il mio mandato terminerà e dunque per me questa è l’ultima commemorazione. Ma tutte le giornate trascorse al Mandela Forum fino ad oggi resteranno sempre nel mio cuore. Buon futuro». Dopodiché, immediato è stato il tuffo nel passato con la proiezione del video racconto di Moni Ovaia “Il dovere di ricordare. Riflessioni sulla Shoah”, un dvd al quale hanno partecipato numerose personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, tra cui Antonio Albanese, Nicoletta Braschi, Lorenzo Cherubini, Luciano Ligabue, Luciana Littizzetto, Shel Shapiro, presente sul palco del Mandela con Moni Ovadia. Il video ha affrontato il tema della Shoah, ricostruendo, in chiave narrativa e documentaristica, il clima culturale e sociale da cui si è sviluppato lo sterminio. Un documento nato perché la giornata della memoria, come hanno fatto capire Ovadia e i suoi testimoni, non riduca ad un rituale celebrativo e vacuo, ma reagisca a tutte le forme di revisionismo e negazionismo. Così, in silenzio e attenti, le migliaia di ragazzi hanno ascoltato dalle parole degli attori e dei testimoni che si avvicendavano sullo schermo che, oltre ad essere un dovere verso il passato, la memoria della Shoah deve sorvegliare su rischi presenti nelle nostre società e far riflettere sul tema delle minoranze e sulla pericolosità delle estremizzazioni. In questo modo avvia un processo di trasmissione della memoria storica che ha come base un insegnamento etico e civile e responsabile.
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