09-01-2010
INTERVISTA AL SINDACO BASSI: " NEL 2010 USCIAMO DALLA CRISI E RILANCIAMO LA VALDELSA"
Per l’anno 2009 che si è chiuso è tempo di bilanci. Per il 2010 appena iniziato è tempo di progetti e attese per l’anno che verrà. Abbiamo chiesto al Sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi un bilancio del 2009 e un auspicio per il 2010. Che Bilancio può fare il cittadino Giacomo Bassi, neo Sindaco di San Gimignano ? "Per me il 2009 è stato un anno straordinario, uno di quelli che ti segna la vita intera. Vissuto tutto d’un fiato, con la paura di sbagliare, di non essere all’altezza del compito verso il quale molte persone ti spingono. Fare il Sindaco è un’esperienza straordinaria: difficile, piena di trabocchetti, di sogni che si realizzano ma anche che si infrangono, con il telefonino acceso sul comodino, con l’ansia di dover decidere spesso in pochi attimi con la speranza di non deludere nessun cittadino che a te si rivolge. Ma è soprattutto una grande soddisfazione: poter essere parte importante delle scelte per la tua città, per il tuo territorio, per la tua gente, avere tra le mani la possibilità di realizzare qualcosa di buono per quel mondo che hai conosciuto fin da bambino, disegnare un tassello di una storia millenaria, è davvero una grande fortuna e ringrazio di cuore tutti quei sangimignanesi che mi hanno dato la possibilità di fare questa esperienza con una così larga fiducia, alle primarie prima e alle elezioni amministrative dopo". E il Sindaco, che Bilancio può fare dei primi sei mesi di governo? "Non sembri vanagloria, ma a me sembra che il mandato amministrativo sia partito molto bene. La coalizione è molto unita. C’è un bel rapporto tra la Giunta, il Gruppo Consiliare e la maggioranza politica. Abbiamo già messo a segno diversi risultati: il primo Bilancio di previsione, in un momento non facile per l’economia e per molte famiglie, senza tagli ai servizi, senza aumenti di tasse e con maggiori risorse per il sociale e per le opere pubbliche. Abbiamo approvato definitivamente il Regolamento Urbanistico, ultimo atto di un percorso di nuova pianificazione territoriale, che contiene tutte le scelte per il futuro della città e del suo territorio. Un atto dal significato politico e amministrativo enorme. Abbiamo riscritto, con piglio riformista, alcuni documenti importati per la vita istituzionale e sociale della Città quali il Regolamento del Consiglio Comunale, il Regolamento per l’erogazione dei contributi alle Associazioni, il Regolamento per l’accesso ai Servizi Sociali e rinnovati alcuni settori interni all’Amministrazione. Abbiamo condiviso con la Usl 7 l’emanazione del Bando per la progettazione della ristrutturazione del complesso socio-sanitario S.Fina, avviato molteplici contatti istituzionali per l’avvio dei lavori della Circonvallazione, per l’acquisizione al Comune dell’ex carcere e altre importanti opere pubbliche. Abbiamo seguito passo passo la drammatica situazione del Carcere di Ranza e, con gli altri Comuni valdelsani, sono state attivate importanti politiche per fronteggiare la crisi economica, si è costituita la Società della salute e si è rinnovata la governance della Fondazione Territori Sociali. Inoltre abbiamo avuto un importante riconoscimento dall’Associazione Italiana Città Unesco che mi chiesto di svolgere un ruolo attivo di livello nazionale interno all’Associazione stessa". Il momento più difficile? "La morte improvvisa del consigliere e amico Stefano Giusti, che ci ha stordito per diversi giorni, e quei momenti, che purtroppo si ripetono quasi ogni giorno, nei quali ti trovi di fronte padri e madri di famiglia che hanno perso il lavoro, che si rivolgono a te per un aiuto o un consiglio ed ai quali spesso non hai soluzioni concrete da offrire". E sul piano politico e dei rapporti con l’opposizione, com’è stato questo inizio di legislatura? "Come ho detto la nostra compagine è molto unita ed il rapporto tra Pd e Sinistra Ecologia e Libertà è di larga consonanza su tutto, nel rispetto reciproco delle prerogative di ciascuna forza. La Giunta lavora con impegno ed i rapporti interni sono improntati alla massima fiducia reciproca. I giovani poi, di cui è fortemente innervato il Gruppo Consiliare, danno a tutti una forte carica positiva. Con le minoranze i rapporti istituzionali sono buoni e fondati sul rispetto reciproco e dei diversi ruoli. Nel merito delle questioni ovviamente non siamo quasi mai d’accordo, ma questo attiene alla diversa visione che abbiamo della Città e della comunità, come si è visto sul Regolamento Urbanistico e sul Bilancio. In particolare la Lista Civica, non avendo evidentemente compreso il significato del loro arretramento elettorale, continua in una posizione contraria a tutto ciò che invece interessa i sangimignanesi: si oppongono alla costruzione di nuove abitazioni che invece i sangimignanesi aspettano da anni, sono contrari ai parcheggi per residenti, agli spettacoli estivi e al mercato nelle piazze, alla ristrutturazione del complesso socio-sanitario S.Fina, tanto per fare qualche esempio. Per loro dovremmo ritornare alla vita medioevale, riducendo San Gimignano ad un grande presepe fermo, statico, immobile con i sangimignanesi a fare le belle statuine". E per il 2010, quali aspettative ha il Sindaco di San Gimignano? "Moltissime. Cito solo le più importanti: il rilancio dell’economia valdelsana e la fine del tunnel per tante famiglie colpite dal crollo occupazionale. La definitiva chiusura della vicenda del passaggio al Comune del San Domenico che aprirebbe una stagione ideale e progettuale fantastica. La scelta del progetto migliore per il recupero del S.Fina che darebbe il via alla ricerca degli ingenti finanziamenti necessari, l’avvio dei lavori della circonvallazione, il progetto della circonvallazione di Ulignano, l’avvio della raccolta dei rifiuti porta a porta ed un pio desiderio che temo non si avvererà, vista la nota avversità del Governo nei confronti dei Comuni: la modifica della legge sul Patto di stabilità che ci consentirebbe di utilizzare gli oltre 8 milioni di euro bloccati da questa sciagurata legge, per dare il via a quelle opere e lavori attesi dalla gente. Potrei continuare per molto, ma un buon Sindaco bisogna che abbia sempre i piedi per terra".

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