29-12-2009
APPROVATO IL NUOVO REGOLAMENTO URBANISTICO, ADESSO UNA FASE NUOVA PER SAN GIMIGNANO
La maggioranza approva il nuovo Regolamento Urbanistico Chiuso un ciclo riformatore, adesso una fase nuova per San Gimignano. Dopo 5 sedute è stato definitivamente approvato dal Consiglio Comunale il nuovo Regolamento urbanistico, grazie al voto compatto della maggioranza ‘Centrosinistra per San Gimignano’. Si chiude così il processo di riforma degli strumenti di pianificazione e di governo del territorio iniziato nel 2001 e si pongono le condizioni di sviluppo della comunità sangimignanese e di moderna conservazione dello straordinario patrimonio artistico, storico, culturale e paesaggistico di San Gimignano. “Siamo molto soddisfatti - dichiarano in una congiunta Andrea Marrucci (Pd) e Massimiliano Fulignati (Sinistra Ecologia e Libertà) rispettivamente capogruppo e vice capogruppo della coalizione ‘Centrosinistra per San Gimignano’ – perché abbiamo rispettato i tempi di approvazione del Regolamento Urbanistico, mantenendo un impegno preso con i sangimignanesi, e perché si chiude un processo riformatore di molti anni che è stato sempre ispirato da una scelta politica di fondo: la ricerca dell’equilibrio massimo tra sviluppo e conservazione. Adesso, per la nostra comunità, può aprirsi una fase nuova. Il Piano Strutturale ed il Regolamento Urbanistico che lo applica sono una buona sintesi tra lo sviluppo che serve al territorio per lavorare, per produrre reddito, per vivere a San Gimignano e per conservare quello che è un patrimonio dell’umanità intera. Nessuno strumento urbanistico è attento alla tutela più del Piano Strutturale di San Gimignano in quanto riprende il meglio del passato aggiornandolo con norme ancora più stringenti e più severe. Bastano alcuni esempi. La tutela del centro storico passa dalla conferma del Piano particolareggiato di Quaroni e dalla scelta di indicare la destinazione urbanistica del complesso del San Domenico e del complesso di Santa Fina che insieme sono quasi il 17% del tessuto urbano patrimonio Unesco. Si pensi anche alle scelte fatte in territorio aperto come l’estensione (di circa il doppio della precedente) della zona di inedificabilità assoluta intorno al capoluogo; l’attenta disciplina del territorio rurale orientata allo sviluppo delle attività agricole e all’incremento del presidio ambientale da parte della popolazione residente; la misurata espansione edilizia in aderenza ai tessuti urbani di recente formazione, connotata da una forte attenzione alle finalità sociali con la previsione di alloggi da destinare ai servizi sociali, al canone concordato, alle giovani coppie o anche soltanto al mercato dell’affitto; si pensi, infine, all’adeguamento del sistema viario e infrastrutturale, con la previsione della circonvallazione di San Gimignano e di Ulignano e con la razionalizzazione del sistema degli approdi turistici e il potenziamento della rete dei parcheggi”. “Infine – proseguono Marrucci e Fulignati – vogliamo ricordare che tra sviluppo e conservazione ci sono state scelte da fare che il Piano Strutturale e il Regolamento appena approvato hanno affrontato con decisione. Tre soli esempi: la scelta dei recuperi, con l’eliminazione delle situazioni di degrado ambientale attraverso mirati interventi di riqualificazione urbanistica; la scelta di evitare la realizzazione di nuove strutture alberghiere e di favorire, al contempo, l’emersione del sommerso e la diversificazione e il completamento dell’offerta verso i segmenti medi del mercato; la scelta, infine, di concentrare le attività produttive all’interno delle zone artigianali e industriali esistenti delocalizzando gli opifici diffusi nel territorio attraverso l’ampliamento della zona industriale di Cusona, l’adeguamento e la riqualificazione delle zone artigianali di Badia a Elmi e di Fugnano”. Purtroppo - chiude la nota del gruppo Centrosinistra per San Gimignano - l’atteggiamento delle opposizioni su una materia così importante per il futuro di San Gimignano è stato di chiusura e di pregiudizio traducendosi, dopo varie sedute disertate, in altrettanti voti contrari. Se da un lato ormai non stupisce più la logica attendista e del rinvio tanto cara alla Lista Civica, manifestatasi anche questa volta paventando inesistenti rischi di “stravolgimenti”, destano sorpresa gli atteggiamenti del PDL e del PRC. Il primo si è sottratto a lungo alla discussione e quando vi ha partecipato ha dimostrato di non essere in sintonia con la realtà sangimignanese lanciando generiche accuse che non fanno onore neppure a chi le ha pronunciate. Il secondo, dopo aver votato a favore del Piano Strutturale e all’adozione del Regolamento Urbanistico nella passata legislatura, in quella attuale oltre che a cambiare ruolo ha perfino cambiato opinione su norme che aveva contribuito a scrivere. “A noi - concludono Marrucci e Fulignati - resta la soddisfazione di aver adempiuto ad un preciso obbligo di legge, di aver mantenuto un impegno preso in campagna elettorale, di aver dato ai Sangimignanesi un nuovo strumento di governo del territorio che tutela il "valore" San Gimignano, ma lo spinge sulla strada dello sviluppo moderato e in chiave sostenibile. Resta anche la consapevolezza di aver chiuso un lungo e faticoso lavoro per San Gimignano e per i Sangimignanesi, nell’interesse della nostra comunità sperando, anche così, di poter contribuire al superamento della difficile congiuntura che colpisce la Val d’Elsa. Un lavoro lungo e complesso per il quale va il nostro ringraziamento a tutti i tecnici dell’ufficio di piano ed a tutti gli amministratori delle due precedenti legislature. Tra questi un pensiero lo abbiamo rivolto anche al consigliere Stefano Giusti, prematuramente scomparso in settembre, al quale il nostro gruppo ha formalmente dedicato il voto finale di approvazione del Regolamento”. Gruppo consiliare Centrosinistra per San Gimignano 28.12.2009

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