26-11-2009
LA VALDELSA INSIEME PER DIFENDERE IL FUTURO
Dal 2007 ad oggi i finanziamenti nazionali alle politiche sociali sono diminuiti di 240 milioni di euro, e nel 2010 si potrebbe arrivare ad un taglio complessivo di 498 milioni di euro. Per l’Alta Val d’Elsa questo significa perdere -in soli tre anni- il 10% delle risorse per i servizi sociali: sarebbe un ammanco di 760 mila euro. Parte da questi numeri il confronto con la cittadinanza e le Istituzioni per chiedere al Governo una netta marcia indietro sui tagli al Fondo Nazionale delle Politiche Sociali che interesseranno tutta l’Italia, Provincia di Siena e Alta Val d’Elsa incluse. È questa la mobilitazione lanciata oggi giovedì 26 novembre dai Comuni di Casole d’Elsa, Colle di Val d’Elsa, Poggibonsi, Radicondoli, San Gimignano e dalla Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa, che dal 2006 gestisce i servizi sociali per loro conto. Resta caldo, infatti, il fronte delle politiche sociali dopo la presentazione della legge finanziaria 2010 che prevede una nuova diminuzione del Fondo Nazionale (FNPS) in discussione questa settimana in Parlamento. Preoccupa la scelta di penalizzare ancora, e per il terzo anno consecutivo, gli interventi di assistenza ai minori, alle famiglie, ai disabili e agli anziani. Se nel corso del 2009, per mantenere la quantità e la qualità dei servizi, i Comuni hanno aumentato la propria contribuzione al finanziamento dei servizi sociali e la Regione ha immesso risorse aggiuntive a favore di tutta la Toscana, dal 2010 saranno in bilico i servizi più innovativi della zona: quelli per i minori e le famiglie per i quali – oltre al fondo nazionale per le politiche sociali- non esistono altre linee di finanziamento specifiche. Per dire no ai nuovi tagli al FNPS e ribadire la necessità di continuare ad investire sul futuro il grido d’allarme si alza dalla Valdelsa a tutti i cittadini e a tutte le parti sociali, affinché la preoccupazione per quello che potrà accadere si trasformi da subito in mobilitazione. “Questa campagna di sensibilizzazione sui tagli al Fondo nazionale per le politiche sociali – dichiarano i sindaci dell’Alta Val d’Elsa Giacomo Bassi, Emiliano Bravi, Paolo Brogioni, Lucia Coccheri, e Pietro Pii- nasce per lanciare un grido di allarme su un tema che interessa tutti i cittadini e che colpisce, in particolare, le fasce più deboli della popolazione che usufruiscono dei servizi sociali. Da alcuni anni assistiamo a un calo costante delle risorse che il governo trasferisce agli enti locali per sviluppare le politiche sociali. Questo penalizza la capacità dei Comuni di continuare a garantire servizi importanti per le famiglie, i minori, i disabili e gli anziani, che, senza distinzioni, possono contare su numerose opportunità di assistenza e socializzazione. Tagliare gli investimenti nelle politiche sociali significa smettere di investire nel futuro e nella crescita della società, togliendo ogni forma di sostegno ai più deboli che oggi trovano nelle istituzioni o in enti come la Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa opportunità e servizi che li aiutano a vivere e a sperare in un futuro migliore". Nei prossimi giorni i cinque Comuni che fanno parte della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa proporranno consigli comunali aperti su questo tema, per illustrare ai propri cittadini i tagli che rischiano di colpire le politiche sociali e per unire le forze nella difesa dei diritti dei più deboli. Il primo Consiglio si terrà a San Gimignano il 1 dicembre, a seguire Radicondoli il 9 dicembre, Casole d’Elsa e Colle di Val d’Elsa il 10 dicembre. Chiude il ciclo Poggibonsi il 14 dicembre.

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