02-11-2009
ECONOMIA, FAVORIRE L'ACCESSO AL CREDITO. A SIENA UN PROTOCOLLO D'INTESA TRA ISTITUZIONI E BANCHE
Sostenere le piccole e medie imprese e favorire l’accesso al credito, in un momento di crisi economica. E’ questo l’obiettivo del Protocollo d’intesa siglato oggi, lunedì 2 novembre dalla Provincia, dal Comune di Siena, dalla Camera di Commercio e dai 16 Comuni sopra i 5 mila abitanti con il sistema bancario locale per la cessione dei crediti pro soluto, vantati dalle aziende nei confronti degli enti locali. Il protocollo - Le banche, grazie a questo protocollo, potranno così anticipare alle imprese creditrici i pagamenti dovuti per appalti, forniture e servizi dagli enti locali e bloccati dai vincoli, imposti dal Patto di stabilità. Le rigide regole, definite dal patto di stabilità, di fatto, hanno creato nella realtà quotidiana un rallentamento dei pagamenti per le spese di investimento, fatte dai Comuni e dalla Provincia, provocando quindi un ritardo nelle riscossioni da parte delle piccole e medie imprese che hanno svolto lavori per gli enti. Per ovviare a questa difficile situazione, la Provincia; il Comune di Siena; la Camera di Commercio e i Comuni sopra i 5 mila abitanti hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa. L’accordo prevede che, dietro richiesta del creditore, le amministrazioni debitrici, entro venti giorni dalla richiesta, dovranno rilasciare una certificazione che riconosca la certezza, la liquidità e l’esigibilità del credito vantato, attraverso una cessione pro-soluto presso il sistema bancario o presso intermediari finanziari autorizzati. Le banche anticiperanno così la liquidità alle aziende, riscuotendo successivamente dagli enti locali il credito. Le imprese interessate dovranno presentare agli enti locali coinvolti, entro il 31 dicembre 2009, istanza di certificazione del credito, utilizzando un apposito modulo, recuperando liquidità ad un tasso concordato e particolarmente conveniente. Nello stesso tempo la Provincia e i Comuni potranno mantenere gli obiettivi di finanza pubblica previsti per il triennio 2009/2011, senza penalizzare le imprese. Al momento attuale si stima che questa operazione possa liberare, di fatto, una liquidità di alcuni milioni di euro. Il protocollo potrà essere prorogato per il prossimo anno. Le Condizioni del Protocollo. Ossigeno per l’economia - L’accordo prevede un tasso massimo di interessi da applicare alle operazioni di cessione pari ad euribor di pari durata (o, in alternativa, euribor 3 mesi). Gli enti locali dovranno inoltre indicare la data massima entro la quale effettueranno il pagamento. Restano invece a carico delle imprese cedenti le eventuali commissioni di factoring e gli altri eventuali oneri accessori quali spese notarili, di registrazione e di tenuta conto. “Questo accordo è il risultato del lavoro comune delle istituzioni e del sistema bancario locale – dichiara il presidente della Provincia Simone Bezzini – teso ad aiutare le imprese ad affrontare questo difficile momento. Si tratta di un’ulteriore misura concreta, prevista dal nostro Piano anticrisi per dare ossigeno alla nostra economia, stando al fianco delle piccole e medie imprese e aiutandole a far fronte ai problemi di liquidità. Le aziende fornitrici dei Comuni e della Provincia potranno ottenere subito quanto è loro dovuto, senza dover aspettare i tempi degli enti locali, assoggettati ai vincoli imposti dal Patto di stabilità”. “La situazione economica del paese e le restrizioni poste dal Patto di stabilità – afferma Tiziano Scarpelli, assessore alle attività produttive - mettono in difficoltà imprese che hanno già eseguito i loro lavori e hanno diritto ai pagamenti. La Provincia e i Comuni, grazie alla disponibilità del sistema bancario del territorio, hanno individuato questa soluzione per rendere meno gravose le conseguenze di ritardi che dipendono degli enti locali. La Camera di Commercio e le associazioni di categoria ci hanno dato la loro disponibilità per aiutarci a diffondere e pubblicizzare questa opportunità tra le aziende interessate, mettendo anche a disposizione le loro strutture”. Per chiarimenti sulla procedura è possibile contattare la Provincia, all’Ufficio per lo sviluppo economico.

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