21-10-2009
A FONDI LA CAMORRA INCENDIA L'AUTO DEL SEGRETARIO LOCALE DEL PD
Bruno Fiore, coordinatore del Comitato per la lotta contro le mafie e segretario comunale del Pd di Fondi è stato oggetto di un attentato incendiario. Un segnale allarmante del clima di intimidazione che la criminalità cerca di imporre a Fondi. Fondi torna tristemente alla ribalta. Dopo lo scioglimento della giunta comunale per infiltrazioni della criminalità organizzata, la cittadina laziale è stata oggetto di un nuovo grave segnale di intimidazione camorrista: alcuni sconosciuti hanno tentato di appiccare il fuoco a due auto di proprietà di Bruno Fiore, coordinatore del Comitato per la lotta contro le mafie e segretario comunale del Pd di Fondi. L'allarme lanciato da una vicina di casa ha però evitato che divampasse il fuoco. Accanto alle due auto, posteggiate lungo la strada davanti all'abitazione, sono stati rinvenuti alcuni stracci imbevuti di liquido infiammabile e una tanica di benzina. Il segretario del Pd, Dario Franceschini, ha raggiunto telefonicamente Bruno Fiore, coordinatore del partito a Fondi. Quindi ha dichiarato “Esprimo – ha detto - la mia solidarietà a Bruno Fiore per l’attentato incendiario mancato d’un soffio alla sua auto. Quello che è avvenuto è un segnale allarmante del clima di intimidazione che la criminalità cerca di imporre a Fondi. Nelle scorse settimane ho manifestato in quella città, insieme a tanti cittadini onesti e ad esponenti di altre forze politiche, perché venisse sciolta la giunta e il consiglio comunale che – anche a giudizio del prefetto di Latina Frattasi – sono infiltrati dai clan camorristi. Il governo è stato debole e ambiguo, ha rinviato a lungo e alla fine ha permesso l’inganno delle dimissioni dei consiglieri di maggioranza nel tentativo di salvarsi dallo scioglimento e magari di ricandidarsi. Io personalmente e il Pd siamo vicini a Bruno Fiore e a tutti quelli che, nella difficile situazione che la criminalità sta cercando di imporre a Fondi, lottano per far tornare nella città e nella sua amministrazione una piena legalità. Fondi per noi è un caso nazionale”. “Voglio esprimere solidarietà e vicinanza a Bruno Fiore, coordinatore del Partito democratico a Fondi e responsabile del comitato di lotta alla camorra. Quanto è accaduto dimostra il clima di intimidazione cui si è giunti in quel comune. Un clima che è stato favorito dal venir meno del governo alle sue responsabilità. Il ministro dell'Interno deve riconsiderare il suo atteggiamento e le sue decisioni a proposito dello scioglimento dell'amministrazione comunale e garantire che in quel territorio sia assicurata la piena legalità”'. Così Pier Luigi Bersani, candidato alla segreteria del Pd, in riferimento al grave attentato contro Bruno Fiore accaduto oggi a Fondi. Anche Ignazio Marino, ha espresso il suo giudizio di solidarietà e di vicinanza a Fiore su quanto è avvenuto oggi a Fondi. “ Sono vicino a tutte quelle persone che come Fiore – ha dichiarato Marino- lottano tutti i giorni contro la criminalità in un clima di paura crescente. Dobbiamo aiutarli in maniera più concreta e forte. Non devono sentirsi né soli né abbandonati ed è per questo che lo Stato deve essere più presente e meno ambiguo nel contrastare queste situazioni di illegalità . Qualche giorno fa, infatti, avevo segnalato la necessità di sciogliere la giunta e il consiglio comunale perché infiltrati dai clan camorristi. Il governo non ha reagito come tutti noi speravamo. in Italia troppo spesso si agisce solo dopo tragiche conseguenze. Io dico basta a questo modo di fare. Invertiamo la rotta. Mettiamo al primo posto la legalità.” “Esprimo piena e convinta solidarietà a Bruno Fiore per il gravissimo atto intimidatorio subìto. Fiore e tanti cittadini onesti di Fondi non intendono però rassegnarsi alla presenza della criminalità organizzata in questo territorio” . Lo ha dichiarato David Sassoli, capodelegazione del PD al Parlamento europeo. “Il gravissimo gesto nei confronti dell’esponente del PD e responsabile del comitato per la lotta alla camorra dimostra - ha aggiunto Sassoli - quanto sia d’intralcio l’impegno del Partito e di chi lotta perché a Fondi si torni ad una politica di legalità”. Anche la capogruppo del PD in Commissione Parlamentare Antimafia, Laura Garavini, ha espresso la solidarietà a Bruno Fiore, "Il gravissimo tentativo di dar fuoco all'auto e all'abitazione di Bruno Fiore, il coordinatore del PD a Fondi, non può passare sotto silenzio. E’ la conseguenza diretta e ampiamente prevedibile della decisione del Governo di ignorare le pesanti collusioni con la camorra e la 'ndrangheta di molti esponenti della giunta e del consiglio comunale di quella città. Se le mafie capiscono che, con la complicità del Consiglio dei ministri, si possono ignorare le decisioni dei Prefetti è chiaro che poi pensino di poter far tacere chiunque, sul territorio, cerchi di opporsi ai loro interessi. Noi chiediamo al governo innanzitutto di impegnarsi al massimo per individuare i responsabili di questo gesto spregevole, ma anche di tornare in fretta sui propri passi. La procedura sulla richiesta di scioglimento non è ancora conclusa, il governo deve celermente procedere al commissariamento per mafia del comune di Fondi”.
A FONDI LA CAMORRA INCENDIA L'AUTO DEL SEGRETARIO LOCALE DEL PD
Bruno Fiore, coordinatore del Comitato per la lotta contro le mafie e segretario comunale del Pd di Fondi è stato oggetto di un attentato incendiario. Un segnale allarmante del clima di intimidazione che la criminalità cerca di imporre a Fondi. Fondi torna tristemente alla ribalta. Dopo lo scioglimento della giunta comunale per infiltrazioni della criminalità organizzata, la cittadina laziale è stata oggetto di un nuovo grave segnale di intimidazione camorrista: alcuni sconosciuti hanno tentato di appiccare il fuoco a due auto di proprietà di Bruno Fiore, coordinatore del Comitato per la lotta contro le mafie e segretario comunale del Pd di Fondi. L'allarme lanciato da una vicina di casa ha però evitato che divampasse il fuoco. Accanto alle due auto, posteggiate lungo la strada davanti all'abitazione, sono stati rinvenuti alcuni stracci imbevuti di liquido infiammabile e una tanica di benzina. Il segretario del Pd, Dario Franceschini, ha raggiunto telefonicamente Bruno Fiore, coordinatore del partito a Fondi. Quindi ha dichiarato “Esprimo – ha detto - la mia solidarietà a Bruno Fiore per l’attentato incendiario mancato d’un soffio alla sua auto. Quello che è avvenuto è un segnale allarmante del clima di intimidazione che la criminalità cerca di imporre a Fondi. Nelle scorse settimane ho manifestato in quella città, insieme a tanti cittadini onesti e ad esponenti di altre forze politiche, perché venisse sciolta la giunta e il consiglio comunale che – anche a giudizio del prefetto di Latina Frattasi – sono infiltrati dai clan camorristi. Il governo è stato debole e ambiguo, ha rinviato a lungo e alla fine ha permesso l’inganno delle dimissioni dei consiglieri di maggioranza nel tentativo di salvarsi dallo scioglimento e magari di ricandidarsi. Io personalmente e il Pd siamo vicini a Bruno Fiore e a tutti quelli che, nella difficile situazione che la criminalità sta cercando di imporre a Fondi, lottano per far tornare nella città e nella sua amministrazione una piena legalità. Fondi per noi è un caso nazionale”. “Voglio esprimere solidarietà e vicinanza a Bruno Fiore, coordinatore del Partito democratico a Fondi e responsabile del comitato di lotta alla camorra. Quanto è accaduto dimostra il clima di intimidazione cui si è giunti in quel comune. Un clima che è stato favorito dal venir meno del governo alle sue responsabilità. Il ministro dell'Interno deve riconsiderare il suo atteggiamento e le sue decisioni a proposito dello scioglimento dell'amministrazione comunale e garantire che in quel territorio sia assicurata la piena legalità”'. Così Pier Luigi Bersani, candidato alla segreteria del Pd, in riferimento al grave attentato contro Bruno Fiore accaduto oggi a Fondi. Anche Ignazio Marino, ha espresso il suo giudizio di solidarietà e di vicinanza a Fiore su quanto è avvenuto oggi a Fondi. “ Sono vicino a tutte quelle persone che come Fiore – ha dichiarato Marino- lottano tutti i giorni contro la criminalità in un clima di paura crescente. Dobbiamo aiutarli in maniera più concreta e forte. Non devono sentirsi né soli né abbandonati ed è per questo che lo Stato deve essere più presente e meno ambiguo nel contrastare queste situazioni di illegalità . Qualche giorno fa, infatti, avevo segnalato la necessità di sciogliere la giunta e il consiglio comunale perché infiltrati dai clan camorristi. Il governo non ha reagito come tutti noi speravamo. in Italia troppo spesso si agisce solo dopo tragiche conseguenze. Io dico basta a questo modo di fare. Invertiamo la rotta. Mettiamo al primo posto la legalità.” “Esprimo piena e convinta solidarietà a Bruno Fiore per il gravissimo atto intimidatorio subìto. Fiore e tanti cittadini onesti di Fondi non intendono però rassegnarsi alla presenza della criminalità organizzata in questo territorio” . Lo ha dichiarato David Sassoli, capodelegazione del PD al Parlamento europeo. “Il gravissimo gesto nei confronti dell’esponente del PD e responsabile del comitato per la lotta alla camorra dimostra - ha aggiunto Sassoli - quanto sia d’intralcio l’impegno del Partito e di chi lotta perché a Fondi si torni ad una politica di legalità”. Anche la capogruppo del PD in Commissione Parlamentare Antimafia, Laura Garavini, ha espresso la solidarietà a Bruno Fiore, "Il gravissimo tentativo di dar fuoco all'auto e all'abitazione di Bruno Fiore, il coordinatore del PD a Fondi, non può passare sotto silenzio. E’ la conseguenza diretta e ampiamente prevedibile della decisione del Governo di ignorare le pesanti collusioni con la camorra e la 'ndrangheta di molti esponenti della giunta e del consiglio comunale di quella città. Se le mafie capiscono che, con la complicità del Consiglio dei ministri, si possono ignorare le decisioni dei Prefetti è chiaro che poi pensino di poter far tacere chiunque, sul territorio, cerchi di opporsi ai loro interessi. Noi chiediamo al governo innanzitutto di impegnarsi al massimo per individuare i responsabili di questo gesto spregevole, ma anche di tornare in fretta sui propri passi. La procedura sulla richiesta di scioglimento non è ancora conclusa, il governo deve celermente procedere al commissariamento per mafia del comune di Fondi”.
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