26-07-2009
SICUREZZA IN TOSCANA: NEL 2008 DIMINUISCONO I REATI E AUMENTANO LE DENUNCE
Calano i reati in Toscana. La regione si è classificata all’ottavo posto tra le regioni italiane per numero di reati denunciati nel 2008 e si e' assistito a una diminuzione dei furti (-17,5%), che rappresentano la prima tipologia di atti criminosi, oltre che delle rapine (-14%) e delle violenze sessuali (-3,4%) mentre sono aumentati gli omicidi, passati dai 16 del 2007 ai 34 dell'anno scorso (+112%). Stabili invece i reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti mentre e' aumentata la contraffazione di marchi e prodotti industriali (+13,6%). E' quanto emerso dai dati della relazione sulla sicurezza regionale, illustrati oggi dal vicepresidente della Regione, con delega alla sicurezza, Federico Gelli. I dati - Nel complesso lo scorso anno sono stati denunciati 179.190 reati, contro i 197.498 del 2007, anno in cui si era registrato un aumento del 6,5%. Il 35% dei reati complessivamente denunciati in Toscana si concentra nella Provincia di Firenze mentre Siena e Massa Carrara sono i territori meno interessati da fenomeni criminosi. La maggioranza delle condanne emesse in Toscana riguarda persone tra i 25 e i 34 anni (33,7%), soprattutto di sesso maschile. A livello di nazionalità solo un terzo circa dei reati e' stato commesso da stranieri. Segnali confortanti per il futuro - ''Abbiamo sempre trattato con estrema cautela le statistiche della relazione - ha detto Gelli - cercando di individuare le giuste chiavi di lettura. Quando negli anni scorsi i reati sono aumentati abbiamo richiamato anche la maggiore propensione dei toscani alla denuncia, indicatore di fiducia nelle forze dell'ordine. Manteniamo lo stesso equilibrio anche in questo caso, ma e' indubbio che si tratti di segnali estremamente positivi, in particolare a confronto con gli aumenti del 2007''. Per Gelli ''tutto questo conferma quanto di buono e' stato fatto, ma e' chiaro che non si può dormire sugli allori. Le istituzioni non possono sottrarsi al bisogno di sicurezza manifestato dei cittadini, anche se la crescita dell'allarme sociale non sempre si accompagna a una crescita effettiva della delittuosita'. E per tutto questo non c'e' bisogno di demagogia ma, in primo luogo, di corpi di polizia dotati di maggiori risorse, meglio addestrati, piu' motivati''.
SICUREZZA IN TOSCANA: NEL 2008 DIMINUISCONO I REATI E AUMENTANO LE DENUNCE
Calano i reati in Toscana. La regione si è classificata all’ottavo posto tra le regioni italiane per numero di reati denunciati nel 2008 e si e' assistito a una diminuzione dei furti (-17,5%), che rappresentano la prima tipologia di atti criminosi, oltre che delle rapine (-14%) e delle violenze sessuali (-3,4%) mentre sono aumentati gli omicidi, passati dai 16 del 2007 ai 34 dell'anno scorso (+112%). Stabili invece i reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti mentre e' aumentata la contraffazione di marchi e prodotti industriali (+13,6%). E' quanto emerso dai dati della relazione sulla sicurezza regionale, illustrati oggi dal vicepresidente della Regione, con delega alla sicurezza, Federico Gelli. I dati - Nel complesso lo scorso anno sono stati denunciati 179.190 reati, contro i 197.498 del 2007, anno in cui si era registrato un aumento del 6,5%. Il 35% dei reati complessivamente denunciati in Toscana si concentra nella Provincia di Firenze mentre Siena e Massa Carrara sono i territori meno interessati da fenomeni criminosi. La maggioranza delle condanne emesse in Toscana riguarda persone tra i 25 e i 34 anni (33,7%), soprattutto di sesso maschile. A livello di nazionalità solo un terzo circa dei reati e' stato commesso da stranieri. Segnali confortanti per il futuro - ''Abbiamo sempre trattato con estrema cautela le statistiche della relazione - ha detto Gelli - cercando di individuare le giuste chiavi di lettura. Quando negli anni scorsi i reati sono aumentati abbiamo richiamato anche la maggiore propensione dei toscani alla denuncia, indicatore di fiducia nelle forze dell'ordine. Manteniamo lo stesso equilibrio anche in questo caso, ma e' indubbio che si tratti di segnali estremamente positivi, in particolare a confronto con gli aumenti del 2007''. Per Gelli ''tutto questo conferma quanto di buono e' stato fatto, ma e' chiaro che non si può dormire sugli allori. Le istituzioni non possono sottrarsi al bisogno di sicurezza manifestato dei cittadini, anche se la crescita dell'allarme sociale non sempre si accompagna a una crescita effettiva della delittuosita'. E per tutto questo non c'e' bisogno di demagogia ma, in primo luogo, di corpi di polizia dotati di maggiori risorse, meglio addestrati, piu' motivati''.
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