23-07-2009
CECCUZZI: DL ANTICRISI ENNESIMA OCCASIONE MANCATA DAL GOVERNO PER AIUTARE IL PAESE
“Questo provvedimento rappresenta l’ennesima occasione mancata dal governo per dare risposte concrete al Paese, alle famiglie e alla piccola e media impresa”. Lo ha detto Franco Ceccuzzi, parlamentare del Partito democratico e componente della Commissione finanze alla Camera che oggi, mercoledì 22 luglio, è intervenuto in Aula durante la discussione generale del disegno di legge C2561, contenente i provvedimenti anticrisi. “Dopo un anno di governo della destra – ha detto Ceccuzzi - il bilancio è fallimentare: il debito pubblico, la pressione fiscale e l’evasione fiscale sono aumentati, diminuiscono per 32 miliardi le entrate tributarie, il prodotto interno lordo si contrae in termini reali, secondo la stima dell’Istat, del 6 per cento e il sistema industriale, soprattutto il manifatturiero, si indebolisce. La manovra triennale, attraverso il decreto 112 ed i successivi decreti anticrisi a pubblicazione periodica, come fossero dispense, non hanno messo al riparo la spesa pubblica per beni e servizi, che puntualmente cresce con la destra al governo. Mentre il Paese è in piena recessione, questa maggioranza non ha prodotto alcuno stimolo per aiutarlo a risollevarsi: dei 22,8 miliardi di aumento della spesa corrente prevista per il 2009, solo 3,2 miliardi derivano da interventi anticrisi”. “Il decreto anticrisi – ha continuato Ceccuzzi – poteva rappresentare l’occasione per dare al Paese risposte chiare su temi decisivi: il rafforzamento degli ammortizzatori sociali, l’estensione per territori e per settore delle agevolazioni sugli investimenti previsti dalla Tremonti-ter, l’innalzamento del tetto per la compensazione dei crediti Iva almeno fino a 50 mila euro, l’aumento della deducibilità dall’Ires degli interessi passivi sugli investimenti, sino ai fondi per il terremoto. Sono questi, e non altri, i temi che stanno a cuore alla gente e al Partito democratico. Il governo, però, era più interessato a prendere tempo per scrivere l’emendamento sullo scudo fiscale, l’ennesimo condono che premia chi evade e si prende gioco dei contribuenti onesti”. “Dopo questa settimana di lavoro parlamentare – ha chiosato il parlamentare - l’opposizione è cresciuta di tono e di consapevolezza, mentre la destra è più divisa e più cosciente delle sue difficoltà”.
CECCUZZI: DL ANTICRISI ENNESIMA OCCASIONE MANCATA DAL GOVERNO PER AIUTARE IL PAESE
“Questo provvedimento rappresenta l’ennesima occasione mancata dal governo per dare risposte concrete al Paese, alle famiglie e alla piccola e media impresa”. Lo ha detto Franco Ceccuzzi, parlamentare del Partito democratico e componente della Commissione finanze alla Camera che oggi, mercoledì 22 luglio, è intervenuto in Aula durante la discussione generale del disegno di legge C2561, contenente i provvedimenti anticrisi. “Dopo un anno di governo della destra – ha detto Ceccuzzi - il bilancio è fallimentare: il debito pubblico, la pressione fiscale e l’evasione fiscale sono aumentati, diminuiscono per 32 miliardi le entrate tributarie, il prodotto interno lordo si contrae in termini reali, secondo la stima dell’Istat, del 6 per cento e il sistema industriale, soprattutto il manifatturiero, si indebolisce. La manovra triennale, attraverso il decreto 112 ed i successivi decreti anticrisi a pubblicazione periodica, come fossero dispense, non hanno messo al riparo la spesa pubblica per beni e servizi, che puntualmente cresce con la destra al governo. Mentre il Paese è in piena recessione, questa maggioranza non ha prodotto alcuno stimolo per aiutarlo a risollevarsi: dei 22,8 miliardi di aumento della spesa corrente prevista per il 2009, solo 3,2 miliardi derivano da interventi anticrisi”. “Il decreto anticrisi – ha continuato Ceccuzzi – poteva rappresentare l’occasione per dare al Paese risposte chiare su temi decisivi: il rafforzamento degli ammortizzatori sociali, l’estensione per territori e per settore delle agevolazioni sugli investimenti previsti dalla Tremonti-ter, l’innalzamento del tetto per la compensazione dei crediti Iva almeno fino a 50 mila euro, l’aumento della deducibilità dall’Ires degli interessi passivi sugli investimenti, sino ai fondi per il terremoto. Sono questi, e non altri, i temi che stanno a cuore alla gente e al Partito democratico. Il governo, però, era più interessato a prendere tempo per scrivere l’emendamento sullo scudo fiscale, l’ennesimo condono che premia chi evade e si prende gioco dei contribuenti onesti”. “Dopo questa settimana di lavoro parlamentare – ha chiosato il parlamentare - l’opposizione è cresciuta di tono e di consapevolezza, mentre la destra è più divisa e più cosciente delle sue difficoltà”.
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