21-07-2009
CONVENZIONE NAZIONALE, APPUNTAMENTO A ROMA L'11 OTTOBRE
Oggi ultimo giorno per il tesseramento. Le decisioni della Direzione Nazionale. La convenzione nazionale del Pd, si terrà a Roma l'11 di ottobre. Lo ha deciso all'unanimità la Direzione del partito riunita oggi a Palazzo Marini, che ha anche stabilito che non ci sarà nessuna proroga al tesseramento, richiesta rilanciata da uno dei candidati alla segreteria, Ignazio Marino. La convenzione è l'assemblea che deve prendere atto e ufficializzare i risultati del voto per il segretario da parte degli iscritti. Da domani, quindi, inizierà l’iter del congresso. Il 21 luglio chiude il tesseramento valido ai fini congressuali, le tessere andranno convalidate circolo per circolo e poi saranno stabiliti i delegati. Un lavoro che si dovrebbe chiudere entro il prossimo mese, così che i primi congressi di circolo possano svolgersi già a settembre. Il 23 luglio i candidati alla segreteria nazionale devono presentare i propri documenti politici (per i candidati alle segreterie regionali questo stesso termine è fissato al 31 luglio) e le 2.000 firme richieste dallo statuto a sostegno della candidatura tra gli iscritti PD di almeno 5 regioni. La convenzione si svolgerà a Roma l'11 ottobre, mentre le primarie si terranno in tutta Italia il 25 ottobre. Il responsabile dell'organizzazione, Maurizio Migliavacca, ha ribadito il "no" dei democratici all'iscrizione al Pd - e quindi alla candidatura alla segretaria, del comico genovese Beppe Grillo: "Non ha i requisiti per iscriversi al Pd, perché ha ispirato e fa parte di un movimento che è contrapposto al Partito democratico". Il no della Direzione alla richiesta del senatore Ignazio Marino di lasciare aperto il tesseramento fino al 31 luglio è stato spiegato dallo stesso Migliavacca: “Due sono le motivazioni prese in considerazione: la data del 21 luglio era già stata fissata dalla direzione del 23 marzo e quindi la scadenza era ampiamente nota. Inoltre, per meccanismi tecnici, ogni spostamento in avanti della prima data avrebbe spostato in avanti anche le altre date, come ad esempio l'anagrafe degli iscritti, e quindi alla fine si sarebbe avuto lo slittamento di circa un mese delle primarie".
CONVENZIONE NAZIONALE, APPUNTAMENTO A ROMA L'11 OTTOBRE
Oggi ultimo giorno per il tesseramento. Le decisioni della Direzione Nazionale. La convenzione nazionale del Pd, si terrà a Roma l'11 di ottobre. Lo ha deciso all'unanimità la Direzione del partito riunita oggi a Palazzo Marini, che ha anche stabilito che non ci sarà nessuna proroga al tesseramento, richiesta rilanciata da uno dei candidati alla segreteria, Ignazio Marino. La convenzione è l'assemblea che deve prendere atto e ufficializzare i risultati del voto per il segretario da parte degli iscritti. Da domani, quindi, inizierà l’iter del congresso. Il 21 luglio chiude il tesseramento valido ai fini congressuali, le tessere andranno convalidate circolo per circolo e poi saranno stabiliti i delegati. Un lavoro che si dovrebbe chiudere entro il prossimo mese, così che i primi congressi di circolo possano svolgersi già a settembre. Il 23 luglio i candidati alla segreteria nazionale devono presentare i propri documenti politici (per i candidati alle segreterie regionali questo stesso termine è fissato al 31 luglio) e le 2.000 firme richieste dallo statuto a sostegno della candidatura tra gli iscritti PD di almeno 5 regioni. La convenzione si svolgerà a Roma l'11 ottobre, mentre le primarie si terranno in tutta Italia il 25 ottobre. Il responsabile dell'organizzazione, Maurizio Migliavacca, ha ribadito il "no" dei democratici all'iscrizione al Pd - e quindi alla candidatura alla segretaria, del comico genovese Beppe Grillo: "Non ha i requisiti per iscriversi al Pd, perché ha ispirato e fa parte di un movimento che è contrapposto al Partito democratico". Il no della Direzione alla richiesta del senatore Ignazio Marino di lasciare aperto il tesseramento fino al 31 luglio è stato spiegato dallo stesso Migliavacca: “Due sono le motivazioni prese in considerazione: la data del 21 luglio era già stata fissata dalla direzione del 23 marzo e quindi la scadenza era ampiamente nota. Inoltre, per meccanismi tecnici, ogni spostamento in avanti della prima data avrebbe spostato in avanti anche le altre date, come ad esempio l'anagrafe degli iscritti, e quindi alla fine si sarebbe avuto lo slittamento di circa un mese delle primarie".
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