05-07-2009
LA CORTE COSTITUZIONALE SMONTA IL DECRETO GELMINI SULLA SCUOLA
L'assessore regionale Simoncini: ''Scuola, la Toscana ha vinto la sua battaglia su chiusure, aperture e accorpamenti''. "La sentenza della Corte Costituzionale sulla scuola dà ragione alla battaglia della Toscana che, per prima, aveva deciso lo scorso ottobre di fare ricorso contro provvedimenti del governo giudicati lesivi delle competenze sull'organizzazione della rete scolastica affidate alle Regioni". Così l'assessore all'istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini commenta la sentenza della Consulta che, pronunciandosi sul ricorso fatto contro il decreto 112, ribadisce che titolari della competenza sull'organizzazione della rete (chiusure, aperture, accorpamenti) sono, appunto, le Regioni. "Grazie a questa sentenza - dice l'assessore - si evita così il rischio, paventato anche dalla Toscana, di ridurre le Regioni a mere esecutrici di decisioni prese a livello nazionale". "Si tratta di un importante ris ultato politico - prosegue Simoncini - contro una impostazione che vede nella scuola solo un costo da tagliare e non una leva per lo sviluppo, un bene da preservare e sul quale investire. Noi siamo da sempre in controtendenza con questa impostazione ed è per questo che abbiamo visto nella difesa di questa competenza, ignorata sistematicamente dal ministro Gelmini, la migliore garanzia contro un inaccettabile impoverimento dell'offerta formativa e della rete scolastica e una limitazione, nei fatti, del diritto allo studio dei cittadini toscani". L'assessore ricorda che quella della Toscana è stata una battaglia seria, che non si è limitata a dire no ai tagli. "Anche perché - dice Simoncini - sono ormai anni che esercitiamo con rigore queste competenze, portando avanti di concerto con gli enti locali, il piano annuale di dimensionamento scolastico. Abbiamo così avviato una razionalizza zione della rete scolastica, come dimostra l'alto numero di scuole con oltre 900 allievi sul territorio regionale e il rapporto fra alunni e insegnanti che è uno dei più alti a livello nazionale. Parallelamente, però, abbiamo voluto salvaguardare, sempre nel rispetto delle esigenze del territorio, la presenza delle scuole nei piccoli Comuni delle zone montane e disagiate, dove la scuola ha una funzione preziosa di presidio culturale e sociale cui non è possibile rinunciare".
LA CORTE COSTITUZIONALE SMONTA IL DECRETO GELMINI SULLA SCUOLA
L'assessore regionale Simoncini: ''Scuola, la Toscana ha vinto la sua battaglia su chiusure, aperture e accorpamenti''. "La sentenza della Corte Costituzionale sulla scuola dà ragione alla battaglia della Toscana che, per prima, aveva deciso lo scorso ottobre di fare ricorso contro provvedimenti del governo giudicati lesivi delle competenze sull'organizzazione della rete scolastica affidate alle Regioni". Così l'assessore all'istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini commenta la sentenza della Consulta che, pronunciandosi sul ricorso fatto contro il decreto 112, ribadisce che titolari della competenza sull'organizzazione della rete (chiusure, aperture, accorpamenti) sono, appunto, le Regioni. "Grazie a questa sentenza - dice l'assessore - si evita così il rischio, paventato anche dalla Toscana, di ridurre le Regioni a mere esecutrici di decisioni prese a livello nazionale". "Si tratta di un importante ris ultato politico - prosegue Simoncini - contro una impostazione che vede nella scuola solo un costo da tagliare e non una leva per lo sviluppo, un bene da preservare e sul quale investire. Noi siamo da sempre in controtendenza con questa impostazione ed è per questo che abbiamo visto nella difesa di questa competenza, ignorata sistematicamente dal ministro Gelmini, la migliore garanzia contro un inaccettabile impoverimento dell'offerta formativa e della rete scolastica e una limitazione, nei fatti, del diritto allo studio dei cittadini toscani". L'assessore ricorda che quella della Toscana è stata una battaglia seria, che non si è limitata a dire no ai tagli. "Anche perché - dice Simoncini - sono ormai anni che esercitiamo con rigore queste competenze, portando avanti di concerto con gli enti locali, il piano annuale di dimensionamento scolastico. Abbiamo così avviato una razionalizza zione della rete scolastica, come dimostra l'alto numero di scuole con oltre 900 allievi sul territorio regionale e il rapporto fra alunni e insegnanti che è uno dei più alti a livello nazionale. Parallelamente, però, abbiamo voluto salvaguardare, sempre nel rispetto delle esigenze del territorio, la presenza delle scuole nei piccoli Comuni delle zone montane e disagiate, dove la scuola ha una funzione preziosa di presidio culturale e sociale cui non è possibile rinunciare".
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