08-04-2009
TERREMOTO ABRUZZO: SIENA SI COSTITUISCE IN COMITATO PER AIUTARE I TERREMOTATI
Le terre di Siena si costituiscono in Comitato per aiutare i terremotati dell’Abruzzo. All’indomani del violento sisma che ha spazzato via case, musei, chiese e oltre 200 vite umane, la macchina della solidarietà non si ferma. A Siena la riunione operativa (nella foto), convocata dalla Provincia di Siena e dalla Prefettura con le associazioni della protezione civile, del volontariato e gli enti locali, si è conclusa con la proposta della costituzione, nei prossimi giorni, di un Comitato che coordini le attività senesi in favore delle zone in Abruzzo colpite dal terremoto, sul modello di quello costituito nel 2006 in favore delle popolazioni vittime dello tsunami del Tamilnadu - Sri Lanka, che in tre anni di attività riuscì a raccogliere quasi 1 milione di Euro ed a realizzare molte azioni concrete in stretta collaborazione con organizzazioni non governative internazionali. La riunione - Il coordinamento provinciale della protezione civile, presieduto dal Presidente della Provincia di Siena, Fabio Ceccherini, dal Prefetto, Giulio Cazzella, dall’assessore provinciale alla protezione civile, Alessandro Pinciani, ha visto la presenza di molti sindaci e rappresentanti dei comuni, delle associazioni del volontariato e della protezione civile. “Un Comitato provinciale che coordini le molte specificità delle nostre associazioni di volontariato e le attività di solidarietà degli enti locali è lo strumento più adeguato in questa fase di emergenza. Il modello del Tamilnadu ha funzionato negli anni scorsi e mi auguro che altrettanto si possa fare con questa nuova emergenza. Adesso si tratta di capire cosa si può fare concretamente e come farlo, in stretta relazione con le autorità locali”, così il presidente della Provincia Fabio Ceccherini che, durante la riunione, ha confermato di essere in costante contatto con la presidente della Provincia de L’Aquila, Stefania Pezzopane, per capire le prime necessità e urgenze del territorio. “Nei prossimi giorni dovremo definire tutti insieme tempi e modalità di intervento e un modello, o un’area su cui concentrare tutti gli sforzi. Sarà molto importante intervenire cercando di soddisfare i bisogni reali e primari delle persone”. La testimonianza - Alla riunione era presente anche il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Pietro Foderà, che ha confermato la presenza di personale senese presso il campo base di Monticchio, che già dalla mattina di lunedì lavorano a pieno ritmo ed hanno contribuito anche al salvataggio di un giovane nella casa dello studente de L’Aquila. A Siena sono tornati anche i primi volontari partiti lunedì mattina alla volta dell’Abruzzo subito dopo aver saputo del terremoto. Le testimonianze non possono che raccontare di paesi che non ci sono più, case e beni materiali che ormai sono solo ricordi, piazze di borghi piccolissimi diventate improvvisamente troppo grandi davanti al cumulo di macerie e famiglie spezzate per sempre.“La scena che si è presentata ai soccorritori - ha raccontato Rocco Le Rose, coordinatore del Comitato Provinciale del Volontariato di Protezione Civile di Siena -,è quella di palazzi accartocciati su sé stessi, di una parte dell’università a�Monteluco di Roio crollata, di persone a cui manca tutto, dal cibo ai medicinali, alle coperte e nonostante tutto non vogliono allontanarsi e abbandonare anche solo per qualche ora la propria terra. Ieri notte (lunedì), sotto la pioggia e con tuoni e lampi che creavano una situazione ancora più lugubre, abbiamo cercato in tutti i modi di convincere chi dormiva nelle auto di andare nelle tende ma non c’è stato nulla da fare”. Le forze senesi in Abruzzo – A L’Aquila la provincia di Siena ha inviato anche oggi rinforzi. La Pubblica Assistenza di Taverne in collaborazione con le altre Pubbliche assistenze del territorio è partita con un camion da Grosseto carico di brandine e coperte. Ieri alcuni volontari della Pubblica Assistenza e Misericordia e Lupi di Toscana per allestimento di tende da capo, ricerca dispersi e assistenza sanitaria per un totale di sessanta volontari già arrivati sul posto: la Misercordia ha il compito di allestire un punto medico avanzato di primo livello composto da 3 medici, 2 infermieri e 4 ambulanze. Tra essi anche il primario del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Nottola. La Pubblica Assistenza garantisce il supporto logistico e sanitario, mentre sono 6 i senesi volontari dei Lupi di Toscana che verranno impegnati nella ricerca dispersi.18 sono i Vigili del Fuoco più un funzionario per ogni comando. Ed è già stata stilata la lista di 25 tecnici specializzati per verificare la stabilità degli edifici. Partiranno alla volta dell’Abruzzo non appena si potrà cominciare a valutare le condizioni delle abitazioni.In un momento così tragico oltre ai generi alimentari sembra essere questo ciò di cui hanno maggiore bisogno gli sfollati. Sapere quanto prima se potranno rientrare nelle proprie case.
TERREMOTO ABRUZZO: SIENA SI COSTITUISCE IN COMITATO PER AIUTARE I TERREMOTATI
Le terre di Siena si costituiscono in Comitato per aiutare i terremotati dell’Abruzzo. All’indomani del violento sisma che ha spazzato via case, musei, chiese e oltre 200 vite umane, la macchina della solidarietà non si ferma. A Siena la riunione operativa (nella foto), convocata dalla Provincia di Siena e dalla Prefettura con le associazioni della protezione civile, del volontariato e gli enti locali, si è conclusa con la proposta della costituzione, nei prossimi giorni, di un Comitato che coordini le attività senesi in favore delle zone in Abruzzo colpite dal terremoto, sul modello di quello costituito nel 2006 in favore delle popolazioni vittime dello tsunami del Tamilnadu - Sri Lanka, che in tre anni di attività riuscì a raccogliere quasi 1 milione di Euro ed a realizzare molte azioni concrete in stretta collaborazione con organizzazioni non governative internazionali. La riunione - Il coordinamento provinciale della protezione civile, presieduto dal Presidente della Provincia di Siena, Fabio Ceccherini, dal Prefetto, Giulio Cazzella, dall’assessore provinciale alla protezione civile, Alessandro Pinciani, ha visto la presenza di molti sindaci e rappresentanti dei comuni, delle associazioni del volontariato e della protezione civile. “Un Comitato provinciale che coordini le molte specificità delle nostre associazioni di volontariato e le attività di solidarietà degli enti locali è lo strumento più adeguato in questa fase di emergenza. Il modello del Tamilnadu ha funzionato negli anni scorsi e mi auguro che altrettanto si possa fare con questa nuova emergenza. Adesso si tratta di capire cosa si può fare concretamente e come farlo, in stretta relazione con le autorità locali”, così il presidente della Provincia Fabio Ceccherini che, durante la riunione, ha confermato di essere in costante contatto con la presidente della Provincia de L’Aquila, Stefania Pezzopane, per capire le prime necessità e urgenze del territorio. “Nei prossimi giorni dovremo definire tutti insieme tempi e modalità di intervento e un modello, o un’area su cui concentrare tutti gli sforzi. Sarà molto importante intervenire cercando di soddisfare i bisogni reali e primari delle persone”. La testimonianza - Alla riunione era presente anche il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Pietro Foderà, che ha confermato la presenza di personale senese presso il campo base di Monticchio, che già dalla mattina di lunedì lavorano a pieno ritmo ed hanno contribuito anche al salvataggio di un giovane nella casa dello studente de L’Aquila. A Siena sono tornati anche i primi volontari partiti lunedì mattina alla volta dell’Abruzzo subito dopo aver saputo del terremoto. Le testimonianze non possono che raccontare di paesi che non ci sono più, case e beni materiali che ormai sono solo ricordi, piazze di borghi piccolissimi diventate improvvisamente troppo grandi davanti al cumulo di macerie e famiglie spezzate per sempre.“La scena che si è presentata ai soccorritori - ha raccontato Rocco Le Rose, coordinatore del Comitato Provinciale del Volontariato di Protezione Civile di Siena -,è quella di palazzi accartocciati su sé stessi, di una parte dell’università a�Monteluco di Roio crollata, di persone a cui manca tutto, dal cibo ai medicinali, alle coperte e nonostante tutto non vogliono allontanarsi e abbandonare anche solo per qualche ora la propria terra. Ieri notte (lunedì), sotto la pioggia e con tuoni e lampi che creavano una situazione ancora più lugubre, abbiamo cercato in tutti i modi di convincere chi dormiva nelle auto di andare nelle tende ma non c’è stato nulla da fare”. Le forze senesi in Abruzzo – A L’Aquila la provincia di Siena ha inviato anche oggi rinforzi. La Pubblica Assistenza di Taverne in collaborazione con le altre Pubbliche assistenze del territorio è partita con un camion da Grosseto carico di brandine e coperte. Ieri alcuni volontari della Pubblica Assistenza e Misericordia e Lupi di Toscana per allestimento di tende da capo, ricerca dispersi e assistenza sanitaria per un totale di sessanta volontari già arrivati sul posto: la Misercordia ha il compito di allestire un punto medico avanzato di primo livello composto da 3 medici, 2 infermieri e 4 ambulanze. Tra essi anche il primario del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Nottola. La Pubblica Assistenza garantisce il supporto logistico e sanitario, mentre sono 6 i senesi volontari dei Lupi di Toscana che verranno impegnati nella ricerca dispersi.18 sono i Vigili del Fuoco più un funzionario per ogni comando. Ed è già stata stilata la lista di 25 tecnici specializzati per verificare la stabilità degli edifici. Partiranno alla volta dell’Abruzzo non appena si potrà cominciare a valutare le condizioni delle abitazioni.In un momento così tragico oltre ai generi alimentari sembra essere questo ciò di cui hanno maggiore bisogno gli sfollati. Sapere quanto prima se potranno rientrare nelle proprie case.
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