24-02-2009
RIFIUTI: PROVINCIA E SIENAMBIENTE CRITICANO LA COMMISSIONE REGIONALE SUL TERMOVALORIZZATORE
“Sono rimasto sbigottito e incredulo nel leggere le affermazioni rilasciate alla stampa dal presidente della Commissione regionale d’inchiesta sui rifiuti Paolo Marcheschi. Affermazioni tanto più gravi in quanto inesatte, imprecise e, in qualche caso, assolutamente non veritiere”. Così l’assessore all’ambiente della Provincia di Siena Claudio Galletti all’indomani del sopralluogo al termovalorizzatore dei Fosci (Poggibonsi)effettuato dalla commissione speciale d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti urbani della Regione Toscana. L’antefatto – Il 23 febbraio la Commissione speciale ha effettuato un sopralluogo al Termovalorizzatore di Poggibonsi, una visita voluta per verificare sistemi di controllo, standard di sicurezza, efficienza e trasparenza nella comunicazione ai cittadini, che, si legge nella nota della commissione,� ha portato alla luce “difficoltà tecniche” e “imprevisti” tali da fermare la nuovissima terza linea di proprietà di Siena Ambiente SpA, dotata delle tecnologie di protezione ambientale di ultima generazione tra quelle disponibili sul mercato, conformi alle più recenti Direttive Europee. “Nonostante le tecnologie all’avanguardia e le capacità stimate – ha dichiarato il presidente della commissione Marcheschi – dispiace vedere che il termovalorizzatore di Fosci non è ancora in funzione. Siamo in una fase sperimentale e per la commissione è importante, anche in un’ottica di tariffa unica, verificare il buon andamento e funzionamento di una provincia modello per tutta la Toscana”. Sul fronte emissioni e sicurezza, il presidente ha osservato che seppure il controllo a Fosci venga effettuato “in continuo con apparecchiature installate sui camini” e nonostante i dati siano trasmessi in tempo reale ad un monitor istallato nel comune di Poggibonsi, a disposizione di chiunque voglia prenderne visione”, “l’autocontrollo e le verifiche di Arpat sono sempre aggirabili. La sicurezza rimane dunque il nodo centrale sul quale non allentare mai la guardia”. Le reazioni della Provincia di Siena - “Purtroppo, le affermazioni gravissime del presidente Marcheschi sembrano voler gettare ombre non solo sulla società ma anche sulla stessa Arpat, preposta ai controlli - precisa l’assessore Galletti - Nel corso dell’incontro, che era stato cordiale e collaborativo, i dirigenti e tecnici di Siena Ambiente avevano illustrato tutti i passaggi per la realizzazione, costruzione e gestione dell’impianto e i componenti della Commissione regionale avevano espresso il proprio apprezzamento in merito agli investimenti realizzati, ai sistemi di controllo e alla trasparenza con cui la società comunica i dati alla popolazione. All’incontro ha partecipato anche il consigliere provinciale Roberto Renai, presidente della Commissione provinciale sui rifiuti, che mi conferma quanto detto e che è debitamente riportato nel verbale dell’incontro redatto dalla stessa Commissione regionale. Non è questo il modo per affrontare seriamente un tema così complesso e delicato come la gestione del sistema integrato dei rifiuti. Sarebbe opportuno tra l’altro che una Commissione istituzionale, come questa, concordasse con le Istituzioni territoriali come, in questo caso, la Provincia di Siena che ha compiti e competenze in materia previsti dalla LR 61/07, la presenza e i sopralluoghi sui territori. Indispensabili e condivisibili, dunque, le precisazioni di Siena Ambiente. In merito alle evidenti inesattezze (e strumentalizzazioni?) che sono state dette e rilasciate alla stampa, sarebbe necessaria ed opportuna una rettifica da parte della stessa Commissione”. Le precisazioni di Sienambiente – “La visita, inserita in un programma di sopralluoghi già effettuati dalla Commissione presso altri impianti regionali, ha consentito a Siena Ambiente SpA di esporre ai Commissari l’insieme degli investimenti tecnologici e di spiegare le caratteristiche delle tre linee di cui l’impianto si avvale – dichiara Sienambiente -. Proprio per la puntualità e la diffusione delle informazioni tecnico-gestionali fornite alla Commissione, sorprende il comunicato diffuso dalla stessa Commissione, nel quale si afferma che l’impianto sia fermo addirittura dal giorno dell’inaugurazione (settembre 2008) per “imprevisti” e “difficoltà tecniche”. In realtà dal settembre 2008, data di completamento dei lavori della Terza linea, si è proceduto con l’esecuzione delle prove cosiddette “in bianco”, ossia senza utilizzo di rifiuti, atte a testare la funzionalità delle varie e complesse apparecchiature installate. Contemporaneamente, è stato possibile riavviare le due linee preesistenti che sono regolarmente in esercizio, assicurando la piena capacità di smaltimento delle 20.000 tonnellate annue di rifiuti urbani prodotti in Valdelsa. E’ quindi priva di fondamento la tesi che fa intravedere “difficoltà tecniche tali da prevedere un lungo fermo dell’impianto”. Probabilmente è stato malinteso il fatto che entro i prossimi 12 mesi sarà eseguito il collaudo tecnico-funzionale, quale fase contemplata dal contratto di appalto, al fine di verificare che le imprese che si sono aggiudicate i lavori abbiano operato garantendo la perfetta rispondenza non solo delle forniture, ma anche delle prestazioni degli impianti nel lungo periodo. Dalla prossima settimana, dunque, rispettando sostanzialmente i tempi dell’avviamento prestabiliti l’impianto di Foci entrerà nel suo assetto produttivo di regime come previsto,� realizzato e comunicato alle autorità pubbliche, consentendo alla Provincia di Siena di utilizzare circa il 30% del rifiuto prodotto per la produzione di energia e riducendo così sensibilmente e ulteriormente il ricorso alle discariche”.
RIFIUTI: PROVINCIA E SIENAMBIENTE CRITICANO LA COMMISSIONE REGIONALE SUL TERMOVALORIZZATORE
“Sono rimasto sbigottito e incredulo nel leggere le affermazioni rilasciate alla stampa dal presidente della Commissione regionale d’inchiesta sui rifiuti Paolo Marcheschi. Affermazioni tanto più gravi in quanto inesatte, imprecise e, in qualche caso, assolutamente non veritiere”. Così l’assessore all’ambiente della Provincia di Siena Claudio Galletti all’indomani del sopralluogo al termovalorizzatore dei Fosci (Poggibonsi)effettuato dalla commissione speciale d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti urbani della Regione Toscana. L’antefatto – Il 23 febbraio la Commissione speciale ha effettuato un sopralluogo al Termovalorizzatore di Poggibonsi, una visita voluta per verificare sistemi di controllo, standard di sicurezza, efficienza e trasparenza nella comunicazione ai cittadini, che, si legge nella nota della commissione,� ha portato alla luce “difficoltà tecniche” e “imprevisti” tali da fermare la nuovissima terza linea di proprietà di Siena Ambiente SpA, dotata delle tecnologie di protezione ambientale di ultima generazione tra quelle disponibili sul mercato, conformi alle più recenti Direttive Europee. “Nonostante le tecnologie all’avanguardia e le capacità stimate – ha dichiarato il presidente della commissione Marcheschi – dispiace vedere che il termovalorizzatore di Fosci non è ancora in funzione. Siamo in una fase sperimentale e per la commissione è importante, anche in un’ottica di tariffa unica, verificare il buon andamento e funzionamento di una provincia modello per tutta la Toscana”. Sul fronte emissioni e sicurezza, il presidente ha osservato che seppure il controllo a Fosci venga effettuato “in continuo con apparecchiature installate sui camini” e nonostante i dati siano trasmessi in tempo reale ad un monitor istallato nel comune di Poggibonsi, a disposizione di chiunque voglia prenderne visione”, “l’autocontrollo e le verifiche di Arpat sono sempre aggirabili. La sicurezza rimane dunque il nodo centrale sul quale non allentare mai la guardia”. Le reazioni della Provincia di Siena - “Purtroppo, le affermazioni gravissime del presidente Marcheschi sembrano voler gettare ombre non solo sulla società ma anche sulla stessa Arpat, preposta ai controlli - precisa l’assessore Galletti - Nel corso dell’incontro, che era stato cordiale e collaborativo, i dirigenti e tecnici di Siena Ambiente avevano illustrato tutti i passaggi per la realizzazione, costruzione e gestione dell’impianto e i componenti della Commissione regionale avevano espresso il proprio apprezzamento in merito agli investimenti realizzati, ai sistemi di controllo e alla trasparenza con cui la società comunica i dati alla popolazione. All’incontro ha partecipato anche il consigliere provinciale Roberto Renai, presidente della Commissione provinciale sui rifiuti, che mi conferma quanto detto e che è debitamente riportato nel verbale dell’incontro redatto dalla stessa Commissione regionale. Non è questo il modo per affrontare seriamente un tema così complesso e delicato come la gestione del sistema integrato dei rifiuti. Sarebbe opportuno tra l’altro che una Commissione istituzionale, come questa, concordasse con le Istituzioni territoriali come, in questo caso, la Provincia di Siena che ha compiti e competenze in materia previsti dalla LR 61/07, la presenza e i sopralluoghi sui territori. Indispensabili e condivisibili, dunque, le precisazioni di Siena Ambiente. In merito alle evidenti inesattezze (e strumentalizzazioni?) che sono state dette e rilasciate alla stampa, sarebbe necessaria ed opportuna una rettifica da parte della stessa Commissione”. Le precisazioni di Sienambiente – “La visita, inserita in un programma di sopralluoghi già effettuati dalla Commissione presso altri impianti regionali, ha consentito a Siena Ambiente SpA di esporre ai Commissari l’insieme degli investimenti tecnologici e di spiegare le caratteristiche delle tre linee di cui l’impianto si avvale – dichiara Sienambiente -. Proprio per la puntualità e la diffusione delle informazioni tecnico-gestionali fornite alla Commissione, sorprende il comunicato diffuso dalla stessa Commissione, nel quale si afferma che l’impianto sia fermo addirittura dal giorno dell’inaugurazione (settembre 2008) per “imprevisti” e “difficoltà tecniche”. In realtà dal settembre 2008, data di completamento dei lavori della Terza linea, si è proceduto con l’esecuzione delle prove cosiddette “in bianco”, ossia senza utilizzo di rifiuti, atte a testare la funzionalità delle varie e complesse apparecchiature installate. Contemporaneamente, è stato possibile riavviare le due linee preesistenti che sono regolarmente in esercizio, assicurando la piena capacità di smaltimento delle 20.000 tonnellate annue di rifiuti urbani prodotti in Valdelsa. E’ quindi priva di fondamento la tesi che fa intravedere “difficoltà tecniche tali da prevedere un lungo fermo dell’impianto”. Probabilmente è stato malinteso il fatto che entro i prossimi 12 mesi sarà eseguito il collaudo tecnico-funzionale, quale fase contemplata dal contratto di appalto, al fine di verificare che le imprese che si sono aggiudicate i lavori abbiano operato garantendo la perfetta rispondenza non solo delle forniture, ma anche delle prestazioni degli impianti nel lungo periodo. Dalla prossima settimana, dunque, rispettando sostanzialmente i tempi dell’avviamento prestabiliti l’impianto di Foci entrerà nel suo assetto produttivo di regime come previsto,� realizzato e comunicato alle autorità pubbliche, consentendo alla Provincia di Siena di utilizzare circa il 30% del rifiuto prodotto per la produzione di energia e riducendo così sensibilmente e ulteriormente il ricorso alle discariche”.
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