12-02-2009
NESSUN CASO MARINO. VELTRONI: "NON CI STO,LA LINEA DEL PD SU TESTAMENTO BIOLOGICO E' CHIARA"
Cambio al vertice del gruppo in Commissione Sanità. Il senatore si era dimesso da ottobre per guidare la commissione d'inchiesta sul Sistema Sanitario. Si è trattato di un semplice avvicendamento tecnico. Marino a ottobre aveva presentato le dimissioni da capogruppo in commissione perché era stato eletto presidente di un altro organismo, quello di inchiesta sul Sistema sanitario. Atto dovuto pro forma. E durante la mattinata repubblica.it pubblica una lettera di Walter Veltroni , subito rilanciata dall'ANSA: "Cari amici, non ci sto. Il Pd ha sostenuto sulla vicenda Eluana una dura battaglia contro la destra. Chiunque abbia seguito in questi giorni il dibattito attorno alla terribile vicenda di Eluana sa quali posizioni ho personalmente assunto in quanto segretario del Pd e anche quale è stata la posizione presa (per prima cosa al Senato, dove si svolgeva la discussione) dai gruppi parlamentari e dal Partito democratico. Io ho annunciato direttamente il mio no al disegno di legge del governo e ancora ieri, in una lettera al Corriere della Sera ho ribadito il sostegno alla battaglia di Beppino Englaro. Il gruppo del Pd ha votato, in modo quasi unanime, una mozione contrapposta a quella del governo in cui si difende il diritto a decidere di sé anche per quello che riguarda la nutrizione e idratazione artificiale. Questa la posizione prevalente: che poi nel partito, in un grande partito come il Pd, ci siano anche posizioni personali differenti e che queste possano esprimersi anche in un voto diverso su motivazioni di coscienza questo lo considero normale, fisiologico. Anche tra i democratici americani e nelle grandi forze della sinistra europea vi sono, da sempre, posizioni e culture diverse, i loro rappresentanti hanno votato in maniera dissimile su temi fondamentali come l'aborto, la guerra e nessuno ha gridato allo scandalo. Su quello che è stato definito il "caso Marino" vale la risposta che arriva da Marino stesso: nessun cambio di linea. Il senatore Marino, eletto presidente della commissione d'inchiesta sulla sanità pubblica, ha chiesto lui stesso di essere sostituito. Chi è stato eletto esprimerà, come ha dichiarato, la posizione del Pd. E il Partito democratico, è il mio impegno personale, sosterrà il diritto di ciascuno ad esprimere, in casi come quello di Eluana, la propria volontà sulla fine della propria vita". Lo stesso Ignazio Marino si tiene lontano dalle polemiche, come riporta la Repubblica: "Non ci sono commenti da fare. È un avvicendamento tecnico necessario perché sono presidente di una commissione di inchiesta - taglia corto - Sono convinto che il lavoro portato avanti finora sul testamento biologico proseguirà. E ne ho personale assicurazione anche dal presidente Finocchiaro". Il gruppo PD del Senato ha diffuso una dichiarazione congiunta dei senatori Anna Finocchiaro, Dorina Bianchi e Ignazio Marino. "Non esiste alcun caso Marino nel PD". Ad affermarlo sono la Presidente dei senatori del PD Anna Finocchiaro e Dorina Bianchi e Ignazio Marino, membri della Commissione Sanita' di Palazzo Madama. "Il senatore Ignazio Marino e' stato eletto Presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio Sanitario nazionale di cui ha chiesto, insieme a tutto il Gruppo del PD, fortemente l'istituzione". "La senatrice Dorina Bianchi lo sostituisce nella responsabilità di Capogruppo nella Commissione Sanita' ed e' stata eletta, a voto segreto, all'unanimita' ". "La senatrice Bianchi rappresenta a pieno titolo e con piena responsabilità il Gruppo del PD al Senato e le posizioni dello stesso". "Ovviamente il senatore Marino continua a far parte della Commissione Sanita' a Palazzo Madama alla quale continuera' a fornire il suo prezioso contributo". la stessa Bianchi rilascia una dichiarazione: "sarò il garante di tutti". In commissione è ripreso ieri l'esame del testo della maggioranza sul testamento biologico (qui l'articolo sulla mozione PD sul testamento biologco), tappe forzate per inviarlo in aula entro fine mese. Ma ieri l'ex magistrato del Pdl, Roberto Centaro, non ha lesinato rilievi di natura giuridica sul ddl. Da martedì il confronto entrerà nel vivo.

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