14-12-2008
UNIONE EUROPEA: ACCORDO SUL CLIMA E NESSUN "VETO" ITALIANO
La presidenza francese conclude il suo ultimo Consiglio Europeo con un accordo sul pacchetto clima. Un successo frutto di fermezza e mediazione, ma anche un successo per l'Europa subito rimbalzato alla conferenza sul clima in corso a Poznan dove partecipa tra gli altri il premio nobel per la pace Al Gore e per il Parlamento Europeo il presidente della Commissione Cambiamenti Climatici Guido Sacconi. I capi di Stato e di governo dei 27 paesi hanno dato il via libera all'accordo, limato all'inverosimile, presentato in extremis alle delegazioni dei paesi dell'Unione. E questo ha fatto dire a tutti il fatidico si. In questo modo l'Europa rimane il continente all'avanguardia nella lotta al cambiamento climatico e la porrà in una posizione di forza per i negoziati internazionali sul clima che si apriranno nel dicembre 2009 a Copenhagen. Per raggiungere questo risultato il presidente Sarkozy, che martedì presenterà le conclusioni del vertice al Parlamento Europeo riunito in sede plenaria a Strasburgo, ha dovuto accontentare un po' tutti, i tedeschi gli italiani e i polacchi, che già giovedì sera erano comunque soddisfatti dell'accordo e all'ultimo minuto anche gli ungheresi che ritenevano il meccanismo di solidarietà previsto per aiutare i paesi dell'Est insufficiente. Alla fine, con deroghe ed eccezioni l'accordo si è trovato ma le prime reazioni di organizzazioni come Greenpeace, WWF e Amici della Terra sono state negative. Queste chiedono al Parlamento di emendare l'accordo in occasione del voto che ci sarà la prossima settimana a Strasburgo, ma in questo caso non si porrebbe la parola fine agli accordi con l'incognita, non da poco, di non riuscire poi a ritrovarsi su un accordo condiviso dagli Stati membri. Per scaricare le conclusioni della Presidenza: http://www.consilium.europa.eu/ueDocs/cms_Data/docs/pressData/fr/ec/104669.pdf
UNIONE EUROPEA: ACCORDO SUL CLIMA E NESSUN "VETO" ITALIANO
La presidenza francese conclude il suo ultimo Consiglio Europeo con un accordo sul pacchetto clima. Un successo frutto di fermezza e mediazione, ma anche un successo per l'Europa subito rimbalzato alla conferenza sul clima in corso a Poznan dove partecipa tra gli altri il premio nobel per la pace Al Gore e per il Parlamento Europeo il presidente della Commissione Cambiamenti Climatici Guido Sacconi. I capi di Stato e di governo dei 27 paesi hanno dato il via libera all'accordo, limato all'inverosimile, presentato in extremis alle delegazioni dei paesi dell'Unione. E questo ha fatto dire a tutti il fatidico si. In questo modo l'Europa rimane il continente all'avanguardia nella lotta al cambiamento climatico e la porrà in una posizione di forza per i negoziati internazionali sul clima che si apriranno nel dicembre 2009 a Copenhagen. Per raggiungere questo risultato il presidente Sarkozy, che martedì presenterà le conclusioni del vertice al Parlamento Europeo riunito in sede plenaria a Strasburgo, ha dovuto accontentare un po' tutti, i tedeschi gli italiani e i polacchi, che già giovedì sera erano comunque soddisfatti dell'accordo e all'ultimo minuto anche gli ungheresi che ritenevano il meccanismo di solidarietà previsto per aiutare i paesi dell'Est insufficiente. Alla fine, con deroghe ed eccezioni l'accordo si è trovato ma le prime reazioni di organizzazioni come Greenpeace, WWF e Amici della Terra sono state negative. Queste chiedono al Parlamento di emendare l'accordo in occasione del voto che ci sarà la prossima settimana a Strasburgo, ma in questo caso non si porrebbe la parola fine agli accordi con l'incognita, non da poco, di non riuscire poi a ritrovarsi su un accordo condiviso dagli Stati membri. Per scaricare le conclusioni della Presidenza: http://www.consilium.europa.eu/ueDocs/cms_Data/docs/pressData/fr/ec/104669.pdf
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