05-12-2008
G8 DI GENOVA: IL PD CHIEDE UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA PER NON DIMENTICARE E FARE CHIAREZZA
Una Commissione d'Inchiesta sui fatti del G8 di Genova. Sono passati più di sette dal G8 del 2001, giorni che restano ancora una ferita aperta per la storia d'Italia che ancora non ha trovato una degna conclusione. Per questo Roberto Della Seta, senatore PD, chiede l'istituzione di una commissione d'inchiesta al fine di indagare sulle vicende relative ai fatti accaduti a Genova in occasione della riunione del vertice G8 e delle manifestazioni del Genoa Social Forum. In Aula durante ricostruzione dei fatti, Della Seta punta il dito sulle “citrcostanze opache” che portarono alla morte di Carlo Giuliani, sulle violenze “non adeguatamente contrastate” dei Black Block e sugli atti “ingiustificabili” commessi dalle forze dell'ordine nella scuola Diaz e nella caserma Bolzaneto. Avvenimenti, che a giudizio di Amnesty International, hanno reso l'Italia "teatro della più grave sospensione dei diritti democratici in un Paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale”. Tutti provvedimenti giudiziari che si sono conclusi con la sentenza del 13 novembre scorso, non hanno reso chiarezza ai fatti realmente accaduti e, soprattutto, hanno “colpito” solo la parte terminale della filiera dei colpevoli. La Commissione d'indagine è ancor più necessaria per la presenza di nuove prove, nuove immagini e video che non furono disponibili durate il lavoro svolto dal Comitato d'indagine conoscitiva istituito nel agosto 2001 che, dopo un mese circa, concluse la sua attività con l'approvazione di una relazione di maggioranza e due distinte relazioni di minoranza. In riferimento al blitz compiuto alla scuola Diaz, ad esempio, non tutti i poliziotti sono stati riconosciuti perché coperti da maschere o da caschi; le prove che giustificarono lo sgombero si rivelarono false; a differenza di quanto dichiarato dalle forze dell'ordine, nessuna delle 93 persone arrestate oppose resistenza all'arresto da cui impensabili – e inqualificabili – le percosse e le umiliazioni che subirono. Queste sono solo alcuni dei motivi per cui le ombre e i dubbi intorno ai fatti accaduti richiedono giustizia per tutte le responsabilità penali. E accanto alle questioni giuridiche occorre accertare la legittimità anche delle dinamiche politiche che fecero da contorno al G8 del 2001. “La Commissione parlamentare d'inchiesta che si propone d'istituire con il presente Disegno di Legge, potrà impegnarsi per dare risposta a questi interrogativi. Un'esigenza che recentemente ha incontrato l'autorevole, pubblica disponibilità del Capo della Polizia” ha continuato nella sua esposizione Della Seta. “Per dare risposte – ha concluso - sincere e fondate a quanti sono stati vittime di violenze illegali; per riaffermare che in Italia vige pienamente uno stato di diritto; per restituire onore e dignità alle istituzioni del nostro Paese e alle stesse forze dell'ordine, le prime ad avere interesse perché si dissolvano le ombre che tuttora gravano sui comportamenti di chi allora aveva il compito e il dovere di tutelare la legalità”. Scarica il ddl a questo indirizzo: http://www.partitodemocratico.it/allegatidef/DDLCommissioneG86610566124.pdf
G8 DI GENOVA: IL PD CHIEDE UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA PER NON DIMENTICARE E FARE CHIAREZZA
Una Commissione d'Inchiesta sui fatti del G8 di Genova. Sono passati più di sette dal G8 del 2001, giorni che restano ancora una ferita aperta per la storia d'Italia che ancora non ha trovato una degna conclusione. Per questo Roberto Della Seta, senatore PD, chiede l'istituzione di una commissione d'inchiesta al fine di indagare sulle vicende relative ai fatti accaduti a Genova in occasione della riunione del vertice G8 e delle manifestazioni del Genoa Social Forum. In Aula durante ricostruzione dei fatti, Della Seta punta il dito sulle “citrcostanze opache” che portarono alla morte di Carlo Giuliani, sulle violenze “non adeguatamente contrastate” dei Black Block e sugli atti “ingiustificabili” commessi dalle forze dell'ordine nella scuola Diaz e nella caserma Bolzaneto. Avvenimenti, che a giudizio di Amnesty International, hanno reso l'Italia "teatro della più grave sospensione dei diritti democratici in un Paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale”. Tutti provvedimenti giudiziari che si sono conclusi con la sentenza del 13 novembre scorso, non hanno reso chiarezza ai fatti realmente accaduti e, soprattutto, hanno “colpito” solo la parte terminale della filiera dei colpevoli. La Commissione d'indagine è ancor più necessaria per la presenza di nuove prove, nuove immagini e video che non furono disponibili durate il lavoro svolto dal Comitato d'indagine conoscitiva istituito nel agosto 2001 che, dopo un mese circa, concluse la sua attività con l'approvazione di una relazione di maggioranza e due distinte relazioni di minoranza. In riferimento al blitz compiuto alla scuola Diaz, ad esempio, non tutti i poliziotti sono stati riconosciuti perché coperti da maschere o da caschi; le prove che giustificarono lo sgombero si rivelarono false; a differenza di quanto dichiarato dalle forze dell'ordine, nessuna delle 93 persone arrestate oppose resistenza all'arresto da cui impensabili – e inqualificabili – le percosse e le umiliazioni che subirono. Queste sono solo alcuni dei motivi per cui le ombre e i dubbi intorno ai fatti accaduti richiedono giustizia per tutte le responsabilità penali. E accanto alle questioni giuridiche occorre accertare la legittimità anche delle dinamiche politiche che fecero da contorno al G8 del 2001. “La Commissione parlamentare d'inchiesta che si propone d'istituire con il presente Disegno di Legge, potrà impegnarsi per dare risposta a questi interrogativi. Un'esigenza che recentemente ha incontrato l'autorevole, pubblica disponibilità del Capo della Polizia” ha continuato nella sua esposizione Della Seta. “Per dare risposte – ha concluso - sincere e fondate a quanti sono stati vittime di violenze illegali; per riaffermare che in Italia vige pienamente uno stato di diritto; per restituire onore e dignità alle istituzioni del nostro Paese e alle stesse forze dell'ordine, le prime ad avere interesse perché si dissolvano le ombre che tuttora gravano sui comportamenti di chi allora aveva il compito e il dovere di tutelare la legalità”. Scarica il ddl a questo indirizzo: http://www.partitodemocratico.it/allegatidef/DDLCommissioneG86610566124.pdf
Partito Democratico | San Gimignano (Siena) · Via San Giovanni, 28 · Tel. 0577 940334 · Fax 0577 907186 · Email: info@sangimignanopd.it | Area riservata