02-12-2008
PES: VELTRONI A MADRID LASCIA PER ORA IL PD FUORI DAL PARTITO SOCIALISTA EUROPEO
Con l'intervento di Walter Veltroni al Consiglio del Pse di Madrid si è chiusa la querelle sulla collocazione del Partito Democratico nell'ampio panorama europeo. Il PD resterà una forza autonoma ma non isolata, e cercherà un rapporto di collaborazione, scambio e interesse reciproco con il Partito socialista europeo e con tutte le forze democratiche e progressiste. Il segretario democratico ha posto l'accento sui punti che accomunano il PD e il Pse. Sulla lotta alle disuguaglianze Veltroni ha ribadito che il PD è “un partito che unisce più culture. Io sono qui non solo perché la mia storia personale mi fa essere fratello di molti di voi ma perché questa famiglia politica è di grande importanza e ha dentro di sé le idee di libertà, promozione sociale e lotta alle disuguaglianze''. C'è la necessità che le forze riformiste e democratiche “tornando ad ascoltare e a condividere le ragioni dei più deboli tornino ad essere maggioranze in Europa”. “In Italia – ha evidenziato il leader democratico - con il PD è nato per la prima volta un grande partito riformista di massa che si prepara ad essere il cuore dell'alternanza al governo delle destre”. I termini del rapporto con il con il Pse sono al centro del discorso di Veltroni: “anche chi come il PD viene dalla fusione di culture diverse deve guardare con attenzione, rispetto, voglia di collaborazione e unità necessaria alla vostra formazione che più si aprirà alle forze del campo democratico e progressista, meglio sarà per tutti noi”. “Noi siamo un forza democratica – ha concluso Veltroni - che non può essere ricondotta alla tradizione socialista ma che però come partito Democratico ritiene che nel campo europeo gran parte delle forze democratiche e progressiste vivano nel Pse e con queste forze bisognerà avere un rapporto e un dialogo”. Molto soddisfatto per l'accoglienza ricevuta da Veltroni a Madrid, anche Piero Fassino ha ribadito che “la nostra non è un'adesione del PD al Pse ma lavoriamo all'unione dei riformisti anche in Europa. E in Europa il luogo dell'incontro delle forze riformiste è la famiglia socialista”. Il ministro ombra per gli Affari esteri del PD, che oggi in veste di segretario dei Democratici di Sinistra ha firmato il manifesto del Pse per le europee, ha dichiarato: “l'accoglienza che Veltroni ha avuto dimostra che l'impianto su cui lavoriamo ha un senso. D'altra parte fin dall'inizio la famiglia socialista ha capito il valore dell'operazione del PD e in questo anno abbiamo avuto il sostegno pieno di tutti i leader socialisti”. Per Fassino è giunto il momento di “creare un gruppo di socialisti e dei democratici per unire tutte le forze progressiste in Europa. Questo non significa omologare il PD al Pse, ma lavorare insieme a chi in Europa sostiene posizioni riformiste. Una soluzione che salvaguarda l'identità del PD, ma non lo isola in Europa”. Il manifesto dal titolo “People first. Una nuova direzione per l'Europa” ha l'obiettivo di creare in Europa un messaggio unico del Pse per la prossima campagna elettorale. “Negli ultimi 5 anni - si legge nel documento - i conservatori hanno avuto la maggioranza in Europa. Cosa hanno fatto? Hanno contrastato la crisi finanziaria globale? Hanno contrastato l'aumento dei prezzi di energia e cibo? Hanno combattuto la povertà e le diseguaglianze? E' una società migliore di 5 anni fa? Hanno incoraggiato le nostre iniziative per sviluppare e migliorare il lavoro? Loro seguono solo il mercato e lasciano che il ricco diventi sempre più ricco, a spese di chiunque altro. Noi crediamo in una economia sociale di mercato. Noi crediamo nella solidarietà fra generazioni, non nell'individualismo di destra”.
PES: VELTRONI A MADRID LASCIA PER ORA IL PD FUORI DAL PARTITO SOCIALISTA EUROPEO
Con l'intervento di Walter Veltroni al Consiglio del Pse di Madrid si è chiusa la querelle sulla collocazione del Partito Democratico nell'ampio panorama europeo. Il PD resterà una forza autonoma ma non isolata, e cercherà un rapporto di collaborazione, scambio e interesse reciproco con il Partito socialista europeo e con tutte le forze democratiche e progressiste. Il segretario democratico ha posto l'accento sui punti che accomunano il PD e il Pse. Sulla lotta alle disuguaglianze Veltroni ha ribadito che il PD è “un partito che unisce più culture. Io sono qui non solo perché la mia storia personale mi fa essere fratello di molti di voi ma perché questa famiglia politica è di grande importanza e ha dentro di sé le idee di libertà, promozione sociale e lotta alle disuguaglianze''. C'è la necessità che le forze riformiste e democratiche “tornando ad ascoltare e a condividere le ragioni dei più deboli tornino ad essere maggioranze in Europa”. “In Italia – ha evidenziato il leader democratico - con il PD è nato per la prima volta un grande partito riformista di massa che si prepara ad essere il cuore dell'alternanza al governo delle destre”. I termini del rapporto con il con il Pse sono al centro del discorso di Veltroni: “anche chi come il PD viene dalla fusione di culture diverse deve guardare con attenzione, rispetto, voglia di collaborazione e unità necessaria alla vostra formazione che più si aprirà alle forze del campo democratico e progressista, meglio sarà per tutti noi”. “Noi siamo un forza democratica – ha concluso Veltroni - che non può essere ricondotta alla tradizione socialista ma che però come partito Democratico ritiene che nel campo europeo gran parte delle forze democratiche e progressiste vivano nel Pse e con queste forze bisognerà avere un rapporto e un dialogo”. Molto soddisfatto per l'accoglienza ricevuta da Veltroni a Madrid, anche Piero Fassino ha ribadito che “la nostra non è un'adesione del PD al Pse ma lavoriamo all'unione dei riformisti anche in Europa. E in Europa il luogo dell'incontro delle forze riformiste è la famiglia socialista”. Il ministro ombra per gli Affari esteri del PD, che oggi in veste di segretario dei Democratici di Sinistra ha firmato il manifesto del Pse per le europee, ha dichiarato: “l'accoglienza che Veltroni ha avuto dimostra che l'impianto su cui lavoriamo ha un senso. D'altra parte fin dall'inizio la famiglia socialista ha capito il valore dell'operazione del PD e in questo anno abbiamo avuto il sostegno pieno di tutti i leader socialisti”. Per Fassino è giunto il momento di “creare un gruppo di socialisti e dei democratici per unire tutte le forze progressiste in Europa. Questo non significa omologare il PD al Pse, ma lavorare insieme a chi in Europa sostiene posizioni riformiste. Una soluzione che salvaguarda l'identità del PD, ma non lo isola in Europa”. Il manifesto dal titolo “People first. Una nuova direzione per l'Europa” ha l'obiettivo di creare in Europa un messaggio unico del Pse per la prossima campagna elettorale. “Negli ultimi 5 anni - si legge nel documento - i conservatori hanno avuto la maggioranza in Europa. Cosa hanno fatto? Hanno contrastato la crisi finanziaria globale? Hanno contrastato l'aumento dei prezzi di energia e cibo? Hanno combattuto la povertà e le diseguaglianze? E' una società migliore di 5 anni fa? Hanno incoraggiato le nostre iniziative per sviluppare e migliorare il lavoro? Loro seguono solo il mercato e lasciano che il ricco diventi sempre più ricco, a spese di chiunque altro. Noi crediamo in una economia sociale di mercato. Noi crediamo nella solidarietà fra generazioni, non nell'individualismo di destra”.
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