10-09-2008
UN PIANO PER L'ITALIA: ANTICRISI. IL PD PRONTO A FARE LA PROPRIA PARTE
“Bisogna ascoltare le preoccupazioni dei cittadini, fare in modo che questa crisi finanziaria non diventi una crisi economica e una crisi sociale. In questo momento il Paese chiede una risposta adeguata. Il PD è pronto a fare la sua parte. Il PD mostra la piena disponibilità a contribuire positivamente per uscire da questa crisi”. E’ questa la premessa con cui Walter Veltroni accoglie i giornalisti presenti alla conferenza stampa del vertice straordinario del governo ombra indetto per far fronte all’ennesima difficile giornata dei mercati finanziaria". “Il Paese, - continua il segretario – chiede una risposta adeguata e chiede che sia il Parlamento il luogo per trovare quella risposta”. Una risposta che oggi, nella riunione con i ministri ombra del PD, si è cercato di delineare attraveso un “Piano per l’Italia” preciso e sintetico, in cui il Partito Democratico getta le basi del confronto a cui il Governo non dovrebbe sottrarsi. Secondo il PD, per evitare che il dramma del mercato finanziario si ripercuota anche sull’economia reale, e quindi sui consumi delle famiglie, sugli investimenti delle imprese, sull’occupazione e i redditi, bisogna agire innanzitutto su salari, stipendi e pensioni con interventi ad hoc. In questo senso, nell'ambito della flessibilità riconosciuta dall'Ecofin del 7 Ottobre scorso per l'applicazione del Patto di Stabilità e Crescita ed in linea con quanto proposto al punto 5 del Piano Europeo Anticrisi, il PD propone la riduzione, per un biennio, delle imposte sui redditi da lavoro e da pensione per 0,5 punti percentuali di Pil (circa 8 miliardi di euro). La riduzione va realizzata attraverso un innalzamento di 400 euro all’anno delle detrazioni fiscali per i redditi da lavoro e le pensioni medie e basse. Contestualmente, va reintrodotto il tetto ai compensi dei manager pubblici. Altra azione prevista dal Partito Democratico è l’Istituzione di un Fondo per ampliare e allargare le garanzie per l’accesso al credito delle piccole e medie imprese e semplificazione delle procedure di attribuzione delle garanzie alle istituzioni intermediarie. ------------------------------------------------- Il PD incontra gli artigiani. Si è svolto la mattina del 9 ottobre l'incontro tra il segretario del PD, Walter Veltroni, i ministri economici del governo ombra, Pierluigi Bersani, Matteo Colaninno, Enrico Letta e il senatore del PD, Gian Carlo Sanaglli, con i massimi vertici di Cna, Confartigianato, Casartigiani. Come spiega una nota dell'ufficio stampa del PD durante l’incontro "si è trovata piena convergenza sulla necessità di ridare immediatamente rilancio all’economia, a partire dal sostegno alla piccola e media impresa italiana, stimolando i consumi delle famiglie attraverso misure di riduzione della pressione fiscale su tutti i redditi medio-bassi. L’emergenza che sta attraversando il sistema finanziario rischia di produrre gli effetti più gravi sull’economia reale con timori di stretta creditizia sulle pmi. Si condivide l’idea di costituire un fondo nazionale di controgaranzia dedicato alle micro e piccole imprese che vanno sostenute in una fase di difficile accesso ai finanziamenti. Inoltre, nel valutare positivamente l’avanzato stato della trattativa sulla revisione del modello contrattuale dell’artigiano, si auspica il raggiungimento in tempi brevi dell’intesa che potrebbe rappresentare un primo, importante segnale, per una riforma complessiva del sistema contrattuale". ------------------------------------------------- E’ necessario, inoltre, la garanzia e la tutela dei risparmiatori attraverso rafforzamento della garanzia pubblica dei risparmi e salvaguardia della vigente disciplina sulla bancarotta fraudolenta, oltre che una serie di misure atte a frenare la speculazione, attaverso la sospensione delle vendite allo scoperto oltre il perimetro delle istituzioni finanziarie Dopo l’illustrazione dei punti chiave del “Piano per l’Italia”, Veltroni ha ribadito come per il PD si può uscire da questa crisi solo con “ un sistema di mercato regolato e con degli elementi di controllo da parte di autorità pubbliche. Il resto – continua - non è mercato. Nessuno mai ci convincerà a fare scelte neoideologiche". La soluzione della crisi tuttavia non può non passare per una risposta forte e unità da parte dell’Europa. “Questa crisi – ricorda il segretario PD - significa per noi la necessità di un forte ruolo europeo”. Su questo punto insiste anche il ministro ombra dell’Economia, Pierluigi Bersani, convinto della necessità di azioni che agiscano innanzitutto in ambito europeo per tornare a dare “fiducia” ai piccoli risparmiatori e alle medie e piccole imprese. "E' indispensabile - ha sottolineato di nuovo Bersani - ai fini di partecipazione, trasparenza e di controllo delle decisioni, il coinvolgimento del Parlamento sia sulle scelte generali sia sulle specifiche misure di intervento del governo. Un governo - ha precisato il ministro ombra - può decidere un'altra strada e non seguire i nostri consigli, magari in modo meno sgarbato, ma non può esimersi dagli obblighi di trasparenza e dal coinvolgimento del Parlamento. Chiediamo - ha concluso - sulle decisioni che si prendono o che si prenderanno che ci sia piena trasparenza e discussione in Parlamento". Un dialogo invocato anche da Enrico Letta, in conclusione della conferenza stampa. “Questo – ha ricordato il ministro ombra del Welfare - è il momento della responsabilità nazionale perché è chiaro che la situazione è una situazione di crisi che non può essere circsoscritta solo al mondo finanziario”. E’ il momento di mettere al bando le polemiche e trovare una via di uscita.

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